Dal Consiglio Presbiterale Diocesano
I temi affrontati: collaborazione con l’Hospice San Martino, Zone Pastorali e rapporti con le Agenzie Funebri
Nella riunione del 20 aprile scorso il Consiglio Presbiterale Diocesano, presieduto dal Vescovo, presente il Vicario Generale e costituito da dieci sacerdoti, ha affrontato i seguenti argomenti:
1. Hospice San Martino a San Possidonio
I responsabili della Fondazione Hospice San Martino, struttura da realizzare a San Possidonio, hanno chiesto la partecipazione della diocesi. La domanda è stata accolta con soddisfazione. Il Consiglio, d’accordo con il Vescovo, propone di offrire una assistenza continuativa religiosa e umana ai malati che verranno accolti, il progetto prevede 20 posti. Per la realizzazione del luogo di culto previsto nella struttura la diocesi offrirà le competenze della sua Commissione di Arte Sacra. Il rapporto con la Fondazione Hospice San Martino sarà seguito dal Vicario episcopale per le fragilità don Riccardo Paltrinieri e dall’Economo diocesano dott. Mario Vignoli, da sempre parte del Consiglio della Fondazione Hospice.
2. Le Zone Pastorali
Attualmente le Zone Pastorali sono sette: Zona I (Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò); Zona II (Quartirolo, Corpus Domini, Gargallo, S. Croce, Panzano), Zona III (S. Bernardino Realino, Limidi, Cortile, S. Martino Secchia); Zona IV (S. Giuseppe, Cibeno, Fossoli, Budrione, Migliarina, S. Marino); Zona V (Comuni di Novi e Rolo); Zona VI (Comune di Mirandola); Zona VII (Comuni di Concordia e S. Possidonio). All’interno delle Zone Pastorali ci sono a volte “Unità Pastorali”, cioè due-tre parrocchie con un unico parroco (ad esempio Cortile e San Martino Secchia). Con il rilancio delle Zone Pastorali si era pure proposta la figura del “referente pastorale parrocchiale”.
Sarebbe una figura particolarmente utile anche per i problemi collegati con eventuale frequente cambiamento del parroco. Su questo servizio la discussione non è stata ripresa. La delineazione della Zona Pastorale di Mirandola e delle Unità Pastorali al suo interno (Valli e fascia nord del Comune) era già stata fatta. Ora va portata al processo sinodale sul territorio. Si è deciso di estendere a breve il processo sinodale agli attuali Moderatori di Zona e, quanto prima, a tutto il presbiterio diocesano. Il Vicario episcopale per la pastorale don Carlo Bellini prenderà rapidamente iniziative con la collaborazione del Vicario Generale, anche tenendo presente l’imminente rinnovo con ristrutturazioni del Consiglio Pastorale Diocesano alla luce proprio della sinodalità nelle zone pastorali.
3. Accompagnamento dei defunti
Circa l’accompagnamento pastorale dei defunti si lamenta che si facciano a volte preghiere sbrigative e nient’altro. Il Vescovo, accogliendo il pensiero dei presenti, ha stabilito che si possano celebrare le esequie anche nelle Case Funerarie, come già avviene a Modena, ma che non si possa celebrare la Messa in quei luoghi. E’ auspicabile una migliore intesa con le Agenzie Funebri e pertanto si avrà cura di invitarle ad un incontro con una nostra delegazione qualificata. La cura per i defunti e i loro congiunti è auspicabile che non si limiti al funerale, ma si estenda al tempo precedente e seguente la celebrazione del rito. Sarebbe, anche a questo livello, opportuno disporre nelle parrocchie, di Ministri della consolazione.
L’ultimo argomento in discussione, anticipato rispetto il Collegio Consultori, è stato l’aiuto economico per i preti che fanno visita alle loro famiglie lontane. E’ confermato per quest’anno un contributo per il viaggio, in attesa di ulteriori considerazioni, tenendo conto anche di quanto avviene a Modena e nelle altre diocesi italiane.