Quando si dice festa di famiglia
di Virginia Panzani
“Il Signore, come un grande pittore, dipinge quadri bellissimi, sa dare sempre le giuste pennellate”. Così suor Letizia, clarissa del monastero di Carpi, commenta la festa che si è tenuta domenica 11 giugno per il suo 60° anniversario di professione religiosa e per il 25° di ordinazione sacerdotale del nipote padre Stefano. Per celebrare questa doppia ricorrenza si è anticipato l’ormai tradizionale incontro annuale della grande famiglia Galavotti – in genere si tiene in ottobre – con la partecipazione di circa 150 persone tra fratelli, nipoti e pronipoti, che hanno gremito la chiesa di Santa Chiara. La Messa è stata presieduta dal vescovo Erio Castellucci e concelebrata appunto da padre Stefano e da suo zio materno, monsignor Angelo Bocchi, 92 anni, tuttora in servizio nella parrocchia di San Giovanni Bosco a Mo-dena. Nell’omelia, il Vescovo ha sottolineato il grande valore della vita consacrata, la ricchezza di questo servizio per la Chiesa e per i fratelli, un dono di sé che per padre Stefano, originario di Limidi, si realizza nell’istituto dei Servi del Cuore Immacolato di Maria – oggi risiede nella comunità di Montignoso (Firenze) – e per suor Letizia come “sorella povera” di Santa Chiara.
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