L’amore…virtuale
Ho trovato estremamente interessante una notizia apparsa i primi giorni del mese di giugno riguardante una donna, più che trentenne, che, non riuscendo a trovare un uomo con cui condividere la vita, secondo i suoi standard, ha pensato bene di costruirlo attraverso l’intelligenza artificiale. Rosanna Ramos di New York ha deciso di creare un uomo attraverso l’ausilio dell’intelligenza artificiale per poi sposarselo e vivere felice e contenta con lui. Si chiama Eren kartal, modellato secondo l’applicazione Replika AI, è il marito perfetto, che non la giudica, non è invadente, pazzamente innamorato e talmente tanto bello e affascinante che Rosanna posta sui social foto e chat con il suo uomo virtuale. Dopo aver costruito quest’uomo, inesistente dal punto di vista fisico ma presente dal punto di vista elettronico, ha iniziato ad elaborare veri e propri sentimenti che orientano tutta la loro storia d’amore ambientata in modo virtuale.
Questa app è stata bloccata in Italia dal garante della privacy nel Febbraio 2023 con la motivazione che “presentava concreti rischi per i minori di età…”. Questo fatto è molto inquietante da diversi punti di vista. Si cerca di costruire un mondo su misura facendo tutto per dribblare il mondo reale con cui non si riesce a relazionare e a confrontarsi. Il soggetto stesso crea il contesto che lo circonda, le relazioni, i sentimenti e tutto quello che ne consegue. Sempre di più si vive in un mondo incantato e fatato, non aprendosi all’incognita del mistero ma controllando ogni briciolo dell’esistenza… virtuale.
Questa è l’apoteosi del relativismo etico nel senso che tutto dipende da me e tutto io posso fare: dopo il relativismo anche l’onnipotenza creatrice. Questo modo di affrontare la vita prelude a un mondo a cui la nostra evoluzione non aveva pensato. Dai primordi dell’uomo l’evoluzione ha spinto il soggetto a creare legami, relazioni, a interpretare leggi scaturite dal proprio cuore che modellano una vita insieme. L’incognita dell’altro, la bellezza della diversità, condensate in quello che è il rapporto tra persone, viene cancellato con un colpo di spugna. Certamente l’altro virtuale mi darà sempre ragione, non ci saranno battibecchi ne confronti di sorta ma… che noia una vita come questa… anche perché, se io divento il creatore della mia esistenza e alla fine della mia vita concreta non riesco nemmeno a salvarmi allora anche il Paradiso sarà solo un ricordo virtuale… e questa è una bella fregatura.
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