Il
In punta di spillo
Pubblicato il Ottobre 11, 2023

Il ruolo delle bambole nel progetto educativo del genio femminile

In punta di spillo, una rubrica di Bruno Fasani.

 

Una sera qualsiasi di questo caldo autunno dai riflessi dell’estate. Sono a casa di amici. A tavola con noi anche la loro bambina di nove anni. Sveglia, intraprendente, con i guizzi anticipatori di una adolescenza che si preannuncia precoce. Ingenuamente le chiedo quante bambole custodisce nella sua cameretta. Mi guarda senza rispondere, ma capisco che è solo una forma di educazione se si astiene dal dirmi quello che pensa. Poi mi dice: venga e mi conduce nella sua stanza che la madre ha ordinato per la circostanza, come succede sempre alle madri quando aspettano visite e vogliono risparmiarsi qualche imbarazzo. Di bambole neppure una. Ha visto, mi dice gongolante. Effettivamente, a parte due Barbie piuttosto spennacchiate, a regnare è uno zoo di animali di pelouche. Da grande farò la veterinaria, mi informa molto determinata. Sarò una Barbie veterinaria. Sono immerso in questo scenario e il pensiero va agli anni della mia infanzia.

Erano gli anni ’50. A Lugo, nel veronese, un prete, don Luigi Bodini, metteva in piedi la Mabel, ossia una fabbrica delle bambole, facendolo passare alla storia come il prete delle bambole. Troppe ragazze erano senza lavoro e la mobilità non consentiva ancora di spostarsi per trovare un’occupazione, che non fosse andare a servizio in qualche famiglia borghese della città. L’esito di quella iniziativa fu strepitoso e ben presto le bambole di Lugo valicarono i confini per essere esportate ed esibite come il meglio dell’artigianato del tempo. I volti e gli arti di porcellana andavano a gara con le rifiniture di pregio e i vestiti erano così preziosi da ispirare i sogni di ogni donna di allora. Non c’era sposa che non chiedesse la bambola come regalo di nozze, che poi finiva puntualmente sul letto matrimoniale, seduta al centro, con le ampie gonne accomodate a raggera, a ricordare il valore simbolico di quella sua presenza. La donna era la bellezza della casa, era l’angelo del focolare, era la madre accogliente che incuteva rispetto e ammirazione. Poi, rapidamente come era sorta, la Mabel dovette chiudere i battenti. Qualcuno disse che il motivo era il fiorire di tante altre attività produttive della zona che consentivano nuovi spazi di occupazione e salari più redditizi. Forse fu anche questo, ma il motivo più vero fu probabilmente culturale. Già a partire dall’inizio degli anni ’50, in Svizzera, si era cominciato a produrre una bambola che era l’anticipazione della cultura femminista, che avrebbe trovato ampio risalto di lì a poco. Basta donne madri, servizievoli, quasi asessuate nella loro religiosa moralità. Era il primo tappo che partiva, a scardinare secoli di tradizioni consolidate.

La Barbie, arrivata nel 1959 avrebbe fatto il resto. Trucco pesante, corpo da indossatrice, gambe lunghe e seni prosperosi furono il Vajont culturale che cominciò a seppellire la vecchia icona della donna celebrata fi no ad allora. È vero che fu messa in produzione anche una Barbie madre. Ma fu un fallimento e la produzione fu dismessa nel giro di pochissimo tempo. Le nuove bambole non erano più giocattoli, utili per sprigionare sentimenti materni. Diventavano progetti di emancipazione, proposti sia nelle diverse professionalità, ma anche nei canoni di un’estetica sempre più aggressiva, rivendicata con autonomia. Con buona pace delle bruttine e di quelle in deficit di cultura. Le bambole Mabel avevano fi nito la loro funzione, lasciando sulla scena altre bambole con altri progetti. Male che andasse, a consolare poteva bastare anche la nuova cultura animalista, con un ruolo da veterinaria dentro gli scenari del nuovo ambientalismo avanzante.

Il Vescovo ha celebrato la Messa alla residenza “Il Quadrifoglio”
Nella mattinata di lunedì 22 dicembre, il vescovo Erio Castellucci ha celebrato la Messa alla residenza per anziani “Il Quadrifoglio” di Carpi, alla presenza degli ospiti delle strutture residenziali “Il Quadrifoglio” e “Il Carpine”. Questo primo appuntamento ha aperto il programma delle celebrazioni natalizie con la presenza del Vescovo a Carpi
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 22 Dicembre, 2025
Nella mattinata di lunedì 22 dicembre, il vescovo Erio Castellucci ha celebrato la Messa alla residenza per anziani “Il Quadrifoglio” di Carpi, alla p...
San Possidonio, pranzo solidale e compleanno di don François
Lo scorso 20 dicembre, a San Possidonio, il coro della parrocchia ha organizzato l’ormai tradizionale pranzo solidale in occasione del Natale. Si è festeggiato il compleanno del parroco, don Jean François Tsiarosoa
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 22 Dicembre, 2025
Lo scorso 20 dicembre, a San Possidonio, il coro della parrocchia ha organizzato l’ormai tradizionale pranzo solidale in occasione del Natale. Si è fe...
Buon Compleanno Liga, 13ª edizione il prossimo 18 aprile
Sabato 18 aprile 2026, al Teatro Comunale a Carpi, andrà in scena la 13ª edizione di Buon Compleanno Liga, l’evento che unisce la musica, come omaggio a Luciano Ligabue, la danza e la solidarietà. Nel 2026 la destinazione di parte del ricavato andrà a Ris_Pet Casa Rifugio per Animali a Panzano
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 22 Dicembre, 2025
Sabato 18 aprile 2026, al Teatro Comunale a Carpi, andrà in scena la 13ª edizione di Buon Compleanno Liga, l’evento che unisce la musica, come omaggio...
Ciclo di incontri su “L’Apostolo Paolo e la tradizione paolina”
Il Centro Informazione Biblica (Cib) e il Laboratorio Teologico Realino Carpi propongono un ciclo di quattro incontri, aperti a tutti, per conoscere meglio Paolo e i suoi scritti. Si inizierà il prossimo 8 gennaio in Sala Duomo a Carpi, relatore don Giacomo Violi
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 22 Dicembre, 2025
Il Centro Informazione Biblica (Cib) e il Laboratorio Teologico Realino Carpi propongono un ciclo di quattro incontri, aperti a tutti, per conoscere m...
“Esperienze di bellezza” alla scuola Budri di Mortizzuolo
“Filomena Budri” a Mortizzuolo di Mirandola, una scuola di comunità. “Esperienze di Bellezza, prove di vita” è il titolo dell’iniziativa realizzata per valorizzare la scuola come punto di riferimento educativo e sociale per la frazione
di redazione@notiziecarpi.it 
Pubblicato il 22 Dicembre, 2025
“Filomena Budri” a Mortizzuolo di Mirandola, una scuola di comunità. “Esperienze di Bellezza, prove di vita” è il titolo dell’iniziativa realizzata pe...