Festival della Migrazione, “Liberi di partire, liberi di restare”
L’ottava edizione del Festival della Migrazione dal titolo “Liberi di partire, liberi di restare” fa tappa a Carpi con varie iniziative mercoledì 25 e venerdì 27 ottobre. Leggi il programma
“Liberi di partire, liberi di restare” è il titolo dell’ottava edizione del Festival della Migrazione, la rassegna promossa da Fondazione Migrantes, Porta Aperta, Unimore e Crid (Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità Dip. di Giurisprudenza Univ. di Modena e Reggio Emilia), che dal 25 al 28 ottobre si propone di sviluppare un confronto approfondito e non ideologico su un fenomeno complesso come quello delle migrazioni.
Un Festival itinerante, che anche quest’anno arriverà a Carpi con diverse iniziative volte a rappresentare il fenomeno migratorio, andando oltre lo stereotipo e il luogo comune. “Quello legato alle migrazioni è un fenomeno epocale – spiega Edoardo Patriarca, portavoce del Festival della Migrazione -. Alla fine del 2022, stando ai dati Onu, 281 milioni di persone vivevano fuori dalla propria terra d’origine; 110 milioni di migranti forzati, in fuga non solo da guerre e persecuzioni, ma anche a causa di mutamenti climatici, siccità e miseria. La paura generata dall’altro va compresa e affrontata, non trasformata in programma elettorale. Si parla di vere e proprie tragedie, se si considera che negli ultimi dieci anni il Mediterraneo ha registrato naufragi che hanno causato almeno 28mila morti, oltre 22.300 dei quali lungo la rotta centrale. Tutti questi aspetti verranno approfonditi all’interno del Festival, il cui tema richiama ‘Liberi di partire, liberi di restare’ richiama un passo del messaggio del papa per la 109ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato”.
Ad inaugurare la rassegna nella sede carpigiana è la proiezione del film “Io capitano” di Matteo Garrone, in programma mercoledì 25 ottobre alle 19.30 al Cinema Corso. Al termine della pellicola, l’assessore ai Servizi Sociali e all’Immigrazione Tamara Calzolari introduce una tavola rotonda con Giuliano Albarani, presidente della Fondazione San Carlo di Modena, Daniela Cani dell’Area Tutela minori delle Terre d’Argine, e alcune testimonianze locali.
A Carpi il Festival entra nel vivo nella giornata di venerdì 27 ottobre. Alle 9 al Cinema Corso viene nuovamente proposto “Io capitano”, questa volta in una proiezione riservata alle classi dell’Istituto superiore “Meucci”, con un intervento di Maurizio Maio. La rassegna si sposta poi in sala Duomo alle 16.30, con la sessione “Senza sviluppo, non c’è libertà di restare”, promossa da Focsiv, in collaborazione con Aoi (Associazione delle Ong Italiane) e il patrocinio di Coonger (Coordinamento delle Ong e delle associazioni di solidarietà internazionale Emilia Romagna), e gli interventi di Edoardo Patriarca, portavoce del Festival della Migrazione, del sindaco di Carpi Alberto Bellelli, della presidente Aoi Silvia Stilli, del presidente di Progettomondo Mario Mancini, della direttrice di Cefa e Conger Alice Fanti e del responsabile dell’area Relazioni internazionali, Sicurezza e Protezione Civile Anci Antonio Regonesi. A seguire, alle 18.30, la sessione curata dalla Consulta per l’integrazione dell’Unione Terre d’Argine “Nuovi cittadini: un futuro sempre più interculturale” cerca di approfondire il tema dell’integrazione a partire da alcune domande: la diversità è un vantaggio o un fardello per le nostre città? Esistono strategie di sviluppo urbano che utilizzino un approccio interculturale attento alla diversità? La questione è dibattuta dal professor Bruno Ciancio, consulente ed esperto di approcci interculturali, Ermir Lushnjari, fondatore dell’app Caj Mali, e Dario Costi, professore di Progettazione architettonica presso l’Università di Parma.
L’ultimo appuntamento di giornata – alle 21 in sala Duomo – prende spunto dall’appello della XXII edizione della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico “Custodire il creato costruendo la pace” e vede confrontarsi Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia) e Brunetto Salvarani, docente di Teologia del dialogo presso la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna.
Sabato 28 ottobre il Festival della Migrazione fa tappa anche al Castello Campori di Soliera, dove alle 18 Marilena Umuhoza Delli presenta il suo libro “Lettera di una mamma afrodiscendente alla scuola italiana”.
Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes, da Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni, dall’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità, tutte le iniziative nelle sedi carpigiane sono realizzate con il sostegno del Comune di Carpi e della Fondazione di Carpi.
Programma completo su https://www.festivalmigrazione.it/