Circolo Medico Merighi, festa del Patrono San Luca
Circolo Medico Merighi di Mirandola: celebrata a Medolla la festa di San Luca, patrono dei medici. Nel meeting scientifico ospite il cardiochirurgo Gaetano Gargiulo del Policlinico Universitario Sant’Orsola Malpighi di Bologna
Da sinistra Gaetano Gargiulo e Nunzio Borelli
Il Circolo Medico “M. Merighi”, presieduto da Nunzio Borelli e l’Ammi (Associazione Mogli Medici Italiani) di Mirandola, presieduta da Nadia Scansani Valeri hanno organizzato lo scorso 18 ottobre a Medolla, il tradizionale appuntamento con la festa del patrono dei medici San Luca. Nella chiesa provvisoria di Camurana, dedicata a San Luca, don Emilio Bernardoni ha presieduto la Santa Messa e al termine è stata presentata un’icona di San Luca che Sandra Gallini, figlia del dottor Silvano Gallini, ha donato al Circolo in ricordo del padre medico.
La serata è proseguita presso l’hotel La Cantina a Medolla con la conferenza sul tema “Trapianto cardiaco e cuori artificiali nei pazienti con cardiopatie congenite” che ha visto come relatore il professor Gaetano Domenico Gargiulo, direttore dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età evolutiva del Policlinico Universitario Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Erano presenti all’incontro Paola Montanari, presidente dell’Associazione Piccoli Grandi Cuori Onlus, straordinaria realtà di volontariato a supporto delle famiglie dei pazienti con cardiopatie congenite, la dottoressa Teresa Bonifati di Livanova, sponsor della serata, e la dottoressa Annamaria Ferraresi, direttrice del Distretto Sanitario di Mirandola.
Con un’esperienza ormai trentennale nel campo dei trapianti di cuore e della cardiochirurgia con oltre 6mila interventi e 170 pubblicazioni scientifiche, Gargiulo ha catturato l’attenzione dei presenti nell’illustrare come la tecnologia oggi ha aperto delle nuove frontiere con la possibilità di vicariare la funzione cardiaca anche con dei ventricoli artificiali o addirittura dei cuori artificiali completamente impiantabili.
I numeri dei trapianti nei pazienti con cardiopatie congenite sono in aumento perché i progressi della chirurgia hanno migliorato in maniera significativa i risultati e ad oggi il 90% dei bambini che nasce con una cardiopatia congenita raggiunge l’età adulta. Per quanto riguarda i pazienti adulti con cardiopatia congenite, sono una popolazione di pazienti molto complessi, in rapido aumento, che devono essere seguiti attentamente da una rete di professionisti che va dal medico di medicina generale fino ai centri specialistici di riferimento per la cura dello scompenso cardiaco avanzato. Nel dialogo tra specialista e medici di medicina generale è emerso chiaramente che la scienza e la tecnologia consentono molte soluzioni terapeutiche ma il fattore più importante resta la capacità di seguire i pazienti lungo l’arco della loro vita cercando di intervenire al momento giusto per prevenire e accompagnare ad una vita la più lunga e sana possibile.