Consiglio di sede Lapam Confartigianato Carpi, tanti i temi sul tavolo
Si è parlato di promozione della città, rapporto con le scuole, bilancio e azioni di sensibilizzazione delle imprese alla sostenibilità. Focus sui dati del distretto moda: fatturato e ore lavorate in positivo
L’identità associativa, incentivata tramite l’organizzazione di eventi e appuntamenti volti a promuovere e a ribadire l’importanza della presenza di Lapam Confartigianato sul territorio. Il rapporto con le scuole locali, per mettere in relazione studenti e imprese cercando di ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro. Ma anche lo sviluppo di servizi per sensibilizzare e aiutare le imprese, specie quelle più piccole, nella transizione green. Questi i temi al centro del consiglio di sede Lapam Confartigianto di Carpi, a cui erano presenti, tra gli altri, il segretario della locale sede Lapam Roberto Prearo e il presidente Lapam Carpi Riccardo Cavicchioli.
Come primo aspetto si è fatto il punto sull’iniziativa Manifatture Aperte, l’appuntamento che si inserisce all’interno del More Impresa Festival, dove aziende associate Lapam ospitano studenti degli istituti scolastici del territorio per favorire l’incontro tra mondo scolastico e mondo lavorativo. Sempre nell’ambito del rapporto scuola-lavoro, in consiglio si è presentata la 16^ edizione del progetto “Moda al Futuro” con l’Istituto Vallauri e la prosecuzione dell’iniziativa delle Borse di studio per le Tesine d’Esame con l’istituto Da Vinci.
Inevitabile anche un focus sull’andamento del distretto della moda, comparto di eccellenza del territorio carpigiano, che sta riscontrando le medesime difficoltà che si osservano anche per gli altri settori lavorativi (rincaro dei costi generalizzato, difficoltà di reperimento di materie prime e prezzi incrementati, criticità nel reperimento di figure professionali specializzate). Tra le possibili soluzioni un potenziamento del supporto all’export con eventi di incoming locale, con il sostegno del Carpi Fashion System e degli enti territoriali.
Come si evince da un’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, nei primi sei mesi del 2023 la provincia di Modena ha esportato prodotti del comparto moda pari a un valore di quasi 265 milioni di euro, ossia circa il 3% del totale export modenese, dato in calo del 33,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Su un campione di imprese associate, però, l’analisi dell’ufficio studi per questa prima metà dell’anno mostra un segno positivo sia per le ore lavorate, sia per il fatturato rispetto al primo semestre 2022.
Il responsabile di sede Prearo e il presidente Lapam Carpi Cavicchioli rimarcano l’importanza di implementare lo sviluppo del brand Lapam, tramite eventi e prese di posizione che contribuiscano a far percepire sempre di più la necessità di avere una realtà come Lapam Confartigianato sul territorio.
«La nostra associazione – spiega il responsabile di sede Prearo – è una realtà affermata e fa della capillarità sul territorio il suo punto di forza. Su questo fronte dobbiamo continuare a sviluppare l’immagine identitaria, avvicinandoci ancora di più, rispetto a quanto non stiamo già facendo, ai bisogni dei nostri imprenditori, ascoltando le loro necessità e andando incontro a quelle che sono le loro esigenze. Come corpo intermedio dobbiamo sempre e costantemente rimarcare il nostro di attori protagonisti del tessuto economico e sociale di un contesto come quello di Carpi».
Tra i temi discussi durante la riunione Lapam anche il bilancio comunale 2024, che sarà vagliato dall’associazione sempre a tutela degli interessi degli imprenditori associati. Ultimo, ma non meno importante, l’organizzazione di eventi, a livello territoriale, per promuovere una sensibilizzazione delle imprese, specialmente medio piccole, sulle tematiche ambientali, sempre più rilevanti sia a livello sociale che economico.
«La transizione green – conclude il presidente Lapam Carpi Cavicchioli – è un aspetto prioritario e non più procrastinabile. Certo è che, però, la ricerca di sostenibilità deve essere un’occasione per migliorare la resa aziendale e non un’ulteriore onere per le imprese. L’associazione ha gli strumenti necessari per accompagnare le imprese in questo passaggio delicato ma fondamentale, necessario per rimanere al passo con i tempi. Le eccellenze prodotte dalle realtà locali e il Made in Italy sono ancora un marchio di fabbrica importante, che come associazione valorizziamo. Ma alla storia, al saper fare degli artigiani locali e alla tradizione, dobbiamo affiancare anche un progresso tecnologico che rispetti l’ambiente e tenga conto dei parametri ESG, per restare competitivi con il resto dei Paesi internazionali».