Intervista a Padre Enzo Fortunato
CulturalMente, una rubrica di Francesco Natale.
Padre Enzo Fortunato è un frate minore conventuale con un grande dono: il saper comunicare in maniera semplice, ma mai banale. Non è un caso che sia infatti anche affermato giornalista e scrittore. Dal 1997 al 2021 è stato direttore della Sala stampa del Sacro Convento di Assisi e della rivista San Francesco. È stato ideatore, nel 2003, dell’evento televisivo solidale di Rai 1 Con il cuore. Nel nome di Francesco e dal 2011 è tra i conduttori del programma Tg1 dialogo, in onda il sabato alle 8.20 su Rai 1, mentre su Radio Rai 1 conduce In viaggio con Francesco. Nel 2012 riceve il premio internazionale del giornalismo Biagio Agnes.
È di recente pubblicazione il suo ultimo libro edito da San Paolo “L’enciclica dei bambini. Rieducare il mondo degli adulti” scritto assieme ad Aldo Cagnoli e riportante la prefazione di Papa Francesco e proprio in occasione di questo suo volume è ospite di questo nuovo appuntamento di CulturalMente.
Ne “L’enciclica dei bambini” viene fatto un cambio di paradigma. Sono i bambini a insegnare agli adulti. Qual è la cosa più importante che gli adulti possono imparare dai piccini?
Sicuramente la “limpidezza delle relazioni”, come ha ricordato Papa Francesco presentando la giornata. Limpidezza che si rivela anche nella genuinità delle loro domande. Ecco, i bambini sanno porre le domande. Ricordiamoci che questo distingue la saggezza dalla presunzione di chi ha le risposte pronte. Infine, i bambini ci ricordano che la loro gioia che la vita è un dono di Dio. E se la vita è un dono noi dobbiamo fare di tutto per custodirla, avendo cura della casa comune.
Qualche adulto si dimentica di essere stato bambino?
Per certi versi è inevitabile. Le condizioni della vita contemporanea spesso chiedono di sacrificare la forza e la purezza dei sentimenti dell’infanzia e si finisce per dimenticare quello che si è stati. Ma a volte basta incrociare l’energia dei bambini, com’è accaduto nella giornata a loro dedicata in presenza del Papa, perché affiorino i ricordi rimossi nel tempo. E una nuova luce illumina il nostro cammino.
Il libro riporta la prestigiosa prefazione di Papa Francesco. Come mai il Papa ha così a cuore i più piccoli?
Per il Papa i sogni, in particolare quelli dei più giovani, sono importanti perché allargano il nostro orizzonte e non ci inducono alla rassegnazione. Ma il compito di noi adulti è trasformare quei sogni in realtà. E poi i bambini rappresentano il futuro dell’umanità.
Il tema della nostra “casa comune”, basta guardare la copertina, è centrale. Un argomento importante anche per l’enciclica Laudato sì del Papa…
E della Querida Amazonia, l’altro testo che prendiamo in esame perché strettamente collegato all’enciclica. Nella cura della casa comune c’è tutto: ambiente, giustizia sociale, fraternità. Il merito di Papa Francesco è di aver trovato le parole giuste per un compito in cui chiunque, al di là della fede, può riconoscersi.
In questo libro si legge tra le righe una celebre frase di Gesù: “Lasciate che i bambini vengano a me”…
“…perché a chi è come loro appartiene il Regno di Dio”. A questo proposito mi piace ricordare un messaggio di Giovanni Paolo II: “La pace è dono di Dio; ma dipende dagli uomini accoglierlo per costruire un mondo di pace. Essi lo potranno solo se avranno la semplicità di cuore dei bambini”.