Si celebra il 21 novembre la Giornata “pro orantibus”
Si celebra il 21 novembre, festa della Presentazione di Maria al Tempio di Gerusalemme, la Giornata “pro orantibus” per le comunità di vita contemplativa. Ricordiamo le Sorelle Clarisse di Carpi e le Sorelle Cappuccine che si sono appena trasferite nel monastero delle consorelle di Correggio
di Virginia Panzani
Le Sorelle Clarisse e le Sorelle Cappuccine
C’è un giorno dell’anno in cui siamo invitati a pregare per coloro che tutti i giorni pregano per noi. E’ la Giornata mondiale “pro orantibus”, che ricorre come di consueto il 21 novembre. Se infatti il 2 febbraio, Presentazione di Gesù al Tempio, è la Giornata di preghiera per tutti i consacrati, parimenti, nella festa della Presentazione di Maria al Tempio, si celebra la Giornata per le comunità di vita contemplativa, femminili e maschili. Donne e uomini che hanno risposto alla chiamata di Dio dedicando la loro vita alla preghiera, ad un servizio di lode e di intercessione, accompagnato dal lavoro quotidiano, che abbraccia in comunione di spirito tutta l’umanità.
Oggi, martedì 21 novembre 2023, la Chiesa di Carpi si stringe nella preghiera alla fraternità delle Sorelle Clarisse, che da oltre 500 anni risiede nel luogo – attuale corso Fanti – dove la Beata Camilla Pio di Savoia fondò un monastero per vivere, insieme ad alcune compagne, la regola di Santa Chiara d’Assisi.
Un ricordo speciale, con affetto e gratitudine, va alle Sorelle Cappuccine che, proprio in questi giorni, si sono trasferite nel monastero delle consorelle di Correggio, dopo 151 anni di presenza a Carpi, dal 1872 in via Santa Chiara – all’interno degli spazi di una ex caserma allestita in una parte dell’antico complesso appartenuto alle Clarisse – e dal 1950 nel monastero in via Trento Trieste.
In questa giornata, inoltre, un “abbraccio spirituale” è per le monache originarie della Diocesi di Carpi, in particolare suor Maria Ruth Malagoli, benedettina nell’abbazia di Orta San Giulio (Novara), suor Francesca Amedea Lugli, clarissa a Sant’Agata Feltria (Pesaro), e madre Giovanna Catellani, missionaria cappuccina, con le consorelle thailandesi.
Fu Pio XII a istituire questa ricorrenza nel 1953. Dopo la guerra papa Pacelli aveva infatti sollecitato un’indagine della situazione dei monasteri di clausura nel mondo, che spesso vivevano in situazioni di indigenza e alle prese con le difficoltà del periodo post-bellico. Tra le varie misure prese, vi furono appunto l’istituzione di questa Giornata e la creazione del Segretariato assistenza monache (Sam), che opera nell’ambito della Congregazione per gli istituti religiosi e le società di vita apostolica.
Fu scelta la memoria liturgica del 21 novembre poiché richiama, secondo il racconto dei vangeli apocrifi, l’episodio della consacrazione di Maria, bambina, al servizio del Tempio di Gerusalemme, dove sarebbe stata accompagnata dai genitori Anna e Gioacchino e sarebbe rimasta fino all’età di 12 anni. Nella sua offerta radicale a Dio si riconosce l’ideale della vita consacrata e in particolare di quella claustrale.