Liberi nella carità
L’operazione mediatica diffamatoria contro la Chiesa
di Luigi Lamma
Più chiari di così… Le risposte della Conferenza Episcopale Italiana e del vescovo Erio Castellucci al dossieraggio a mezzo stampa (e non si parli di inchiesta!) sul caso delle donazioni che alcune diocesi, tra cui quella di Modena, hanno elargito all’Ong Mediterranea Saving Humans non richiedono ulteriori commenti tanto sono nette nel giudizio e trasparenti nella documentazione dei fatti. Ricordiamoli però, questi giudizi, a beneficio di chi, anche tra il variopinto mondo cattolico, si permette di rivolgersi con dileggio, per non dire di peggio, ai propri Vescovi, fin anche al Papa, rei di essere intervenuti a sostegno di una causa umanitaria, le operazioni di soccorso in mare dei migranti, cosa a lorsignori, a quanto pare, non troppo gradita. C’è da riflettere sullo strano senso di appartenenza ecclesiale che alberga nel popolo di Dio, a vicende alterne e di colore contrapposto… ma qui urge un ripassino del catechismo. Innanzitutto nel comunicato della CEI si parla di “accuse diffamatorie nei confronti di persone e istituzioni ecclesiastiche”, senza “alcuna contestazione a carico della comunità ecclesiale” a livello dell’inchiesta giudiziaria che riguarda i responsabili dell’Ong, poi si passa a ribadire che “l’impegno della Chiesa è combattere l’illegalità con la legalità, evitando che il Mediterraneo diventi sempre più un cimitero: ogni vita va salvata!”. Qualche dubbio anche questo principio?
Poi la nota, articolata e circostanziata di mons. Castellucci, che bisognerebbe almeno leggere prima di emettere sentenze, nella quale con la massima trasparenza riassume i fatti e la coerenza con cui in questi anni di episcopato ha esercitato la carità per essere “accogliente e misericordioso, nel nome del Signore, verso i poveri e tutti i bisognosi di conforto e aiuto”, come richiesto da suo ministero. Si cerca di spiegare anche a chi non vuole sentire ragioni ma il giudizio sull’intera operazione mediatica è limpido: si vuole “condizionare la libertà della Chiesa, per impedire il suo aiuto ai migranti naufraghi. La Chiesa però continuerà ad annunciare il Vangelo, celebrare i sacramenti e aiutare i poveri, compresi quelli che si imbarcano nel Mediterraneo per fuggire dalla fame e dalle guerre”.