Betty e la sua Carpi
Una chiacchierata in libertà con l’attrice Pedrazzi: il teatro, il “Nuovo Eden”, il rapporto con il pubblico
di Maria Silvia Cabri
Intervistare Betty Pedrazzi, attrice di fama internazionale, nella sua città natale, Carpi, è sicuramente un’emozione. Più che un’intervista, quella con lei è stata una piacevole, bella e lunga chiacchierata dinanzi ad una spremuta d’arancio, con alle spalle la piazza (“E’ sempre così bella questa piazza”) e la Cattedrale. Un’artista eclettica, colta, che ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo e che ora, con sua autentica gioia, è nella sua Carpi per recitare in Teatro comunale nel “Tartufo” di Molière diretto da Jean Bellorini.
Betty cosa significa essere a Carpi a presentare uno spettacolo?
Sinceramente per me è molto importante, soprattutto perché siamo al Teatro comunale. Ho recitato per 18 anni con la compagnia di Tony Servillo, che è uno degli attori più importanti italiani, abbiamo girato tutto il mondo, da New York a Mosca, San Pietroburgo, e anche l’Italia e pure in realtà limitrofe, come Correggio, Modena, ma non siamo mai venuti a Carpi.