Per i bambini di Goma
Iniziativa a sostegno dell’orfanotrofio Paolo Di Nardo nella Repubblica Democratica del Congo
Quando Papa Francesco, già qualche tempo fa, parlava della terza guerra mondiale a pezzi, però soltanto due guerre ricevono una notevole attenzione a livello internazionale: il conflitto tra Russia e Ucraina, e la guerra tra Israele e Hamas. Tante quelle dimenticate in varie parti del mondo. Tenendo conto della situazione che attraversa il Nord Kivu (da dove viene il nostro parroco), provincia dell’Est della Repubblica Democratica del Congo, ricco di risorse minerarie, ma teatro di violenti scontri per il loro controllo, come Parrocchia di Cividale abbiamo deciso di vivere una Quaresima di carità 2024 a favore dell’orfanotrofi o Paolo Di Nardo a Goma, capoluogo del Nord Kivu, gestito dai Padri Caracciolini.
“La situazione in Congo è drammatica”, afferma don Vianney, rientrato proprio da Goma nel novembre scorso: “l’instabilità politica e sociale sta procurando una miseria incredibile. Ci sono diversi campi degli sfollati senza nessuna assistenza. I morti non si contano più. Le famiglie sono divise a causa delle zone non più sotto il controllo governativo ma dai “ribelli”, i bambini sono abbandonati, la schiera di orfani è aumentata. In dicembre, ci sono state delle elezioni caotiche, le chiama qualcuno, vinte dal presidente uscente. Insomma, nonostante le ricchezze che possiede la nazione, la gente è poverissima, sfruttata. Questa grande
contraddizione è causata dalle potenti multinazionali di armi, d’oro e di diamanti che sfruttano tali risorse; l’intreccio di avidità, corruzione, illegalità, malapolitica e gli appetiti più sfrenati anche dai paesi limitrofi. Per la gente del luogo non rimane nulla e quindi muore di fame”. Il ricavato del frutto del digiuno quaresimale andrà ai bimbi dell’orfanotrofio in questione come aiuto alla formazione scolastica perché “l’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo”, recitava il grande Nelson Mandela. “Quando persone come noi si chiedono cosa mangeremo a cena, ci sono milioni di persone in tutto il mondo che si chiedono se avranno anche solo una cena stasera”.
Il Consiglio Pastorale