Colletta nazionale indetta dalla Cei per la Terra Santa
La Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha indetto per domenica 18 febbraio una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane, quale segno concreto di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) indice per domenica 18 febbraio (I di Quaresima) una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane, quale segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa.
Le offerte raccolte, che saranno inviate a Caritas Italiana, renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo.
“Caritas Italiana – spiega il direttore, don Marco Pagniello – è in costante contatto con la Chiesa locale: dopo aver sostenuto, nella fase iniziale dell’emergenza, gli interventi di Caritas Gerusalemme, continua a seguire l’evolversi della situazione, accompagnando le Chiese locali nell’organizzazione delle diverse iniziative per far fronte ai bisogni dei più poveri e favorire un clima di pace e riconciliazione”.
La colletta del 18 febbraio rappresenta, inoltre, una preziosa occasione di sensibilizzazione e animazione delle comunità parrocchiali italiane. A tal fine Caritas Italiana sta predisponendo sussidi e locandine che sanno messi a disposizione delle Diocesi.
Anche la Diocesi di Carpi aderisce all’iniziativa della Cei con la raccolta fondi nelle parrocchie che si terrà domenica 18 febbraio.
L’impegno di Caritas Italiana
Caritas Italiana segue costantemente l’evolversi della situazione in collaborazione con Caritas Gerusalemme, Caritas Libano e altri due partner consolidati in Terra Santa: l’ong palestinese Trust of Program e l’ong israeliana Friendship Village. Fra le attività realizzate ad oggi: sostegno finanziario a Caritas Gerusalemme, con un primo contributo di 30.000 euro per la prima fase e un secondo di altri 350.000 euro (di cui 300.000 raccolti da Caritas Ambrosiana) destinati al piano di intervento per il 2024; sostegno finanziario a Caritas Libano, con un primo contributo di 30.000 euro per l’assistenza agli sfollati e l’allestimento di un team di emergenza; adesione alla petizione on line per il Cessate il fuoco umanitario e per l’ampliamento dei canali umanitari firmata e sollecitata da Caritas Gerusalemme, Caritas Internationalis, Caritas MO.NA.
E’ possibile aderire a #CeasefireNow, l’appello aperto per un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in Israele, per evitare una catastrofe umanitaria e un’ulteriore perdita di vite innocenti.