Concordia: le Suore? Indispensabili
La comunità parrocchiale di Concordia, con un incontro molto partecipato, ha risposto ad un questionario proposto dall’Istituto delle Piccole Figlie dei SS. Cuori di Gesù e Maria di Parma. Tutti concordi nel ritenere fondamentale la presenza delle religiose in paese
Fotostudio Immagini – Concordia sulla Secchia
L’Istituto delle “Piccole Figlie dei SS. Cuori di Gesù e Maria” di Parma ha inviato a Concordia una inchiesta promossa dall’Istituto stesso circa la presenza delle Suore in parrocchia. Le religiose si adoperano e risiedono presso la scuola dell’infanzia paritaria Edgardo Muratori.
L’incontro, svoltosi lo scorso 10 febbraio, a cui hanno partecipato una sessantina di persone – amici, collaboratori, parrocchiani, uomini e donne – era animato da tre domande: Nel tuo quotidiano come “vedi” la presenza delle Suore? Quali aspetti apprezzi e quali sono da migliorare? Quali proposte per una collaborazione più efficace Suore/laici nel servizio della persona umana?
Alla domanda 1, si è ribadito come le Suore siano presenza preziosa, importante, insostituibile. Segno di Cristo, povero e umile, chino sui bambini, sugli ammalati, in ascolto degli anziani. Al solo vederle ci sovviene di Dio e ci conferma che la nostra scuola è di ispirazione cristiana: è ancora la scuola delle Suore. La Superiora continua a insegnare religione ai bambini delle quattro sezioni. Le Suore sono riferimento, garanzia e sicurezza per le famiglie.
Alla domanda 2, si è affermato come le Suore siano uno strumento attraverso cui Dio opera nella nostra comunità. Sono le missionarie del paese: nella Casa di riposo, nel Centro diurno per anziani, nelle case, come ministre straordinarie della Comunione eucaristica, animatrici liturgiche… Non si può chiedere loro di più!
Alla domanda 3, si è detto come la collaborazione tra i laici e le Suore risulti già efficace. E’ se mai la comunità che deve migliorare, stimolata dal loro esempio. Viene sottolineato come esse siano amate dalla gente e questo si dimostra dai doni che ricevono, dall’aiuto gratuito nella vita quotidiana per lavori da compiere all’asilo, dal loro trasporto in auto e per quanto esse avessero bisogno.
La loro presenza stimola anche la carità evangelica.
Diceva un parroco: “Piuttosto che perdere le Suore, preferisco perdere un braccio!”.
d.F.T.