Mirandola, Via Crucis per la pace nel mondo
Lo scorso 23 febbraio, presso il Duomo di Mirandola, si è celebrata la Via Crucis per la pace nel mondo, a due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ad illuminare simbolicamente il rito la “Luce della Pace” proveniente dalla grotta della Natività a Betlemme
Alla presenza di numerosi fedeli si è celebrata venerdì 23 febbraio la Via Crucis per la pace presso il Duomo di Mirandola. Molto suggestiva la partenza dal sagrato della chiesa dove ardeva, in un braciere, un fuoco vivace, intenso, accogliente, di condivisione. Da lì, passando dal portone centrale, le stazioni della Via Crucis dirette verso l’altare, dove la piccola fiamma della Luce della Pace splendeva luminosa. Si tratta della Luce di Betlemme o Luce della Pace che la parrocchia di Mirandola custodisce con cura da diverse settimane. Molte le persone che attingono alla sua fiamma per portare nelle loro case questa scintilla.
La pace ha bisogno di preghiera: con queste parole, accompagnate da una bellissima preghiera di San Giovanni Paolo II (Ascolta la mia voce), si è voluto ricordare innanzitutto il continente africano dove sono decine le guerre silenziose che ogni giorno portano dolore e disperazione.
Poi l’Asia, dove le immagini dei talebani in Afghanistan sono ancora vive nella nostra memoria e dove i colpi di stato segnano la vita di numerose popolazioni. “Io sono la via, la verità e la vita” dice il Signore: la pace ha bisogno di verità.
La data scelta per la Via Crucis della pace non è stata casuale, ricorda infatti l’inizio del conflitto in Ucraina due anni fa. I sanguinosi conflitti europei vicino a noi ci fanno toccare con mano che la pace ha bisogno dell’aiuto di tutti, non solo nella preghiera ma concretamente, nei gesti di accoglienza rivolti ai nostri fratelli e sorelle esuli di guerra.
La pace ha bisogno di perdono: accompagnati da queste parole, recitando a cori alterni l’invocazione al perdono di Papa Francesco, si è pregato per i conflitti in Medio Oriente, non solo per Israele, ma anche per l’Iraq, la Siria e lo Yemen.
Quando la croce portata in processione ha raggiunto l’ultima stazione, la preghiera conclusiva ha risuonato fortemente nei cuori dei fedeli: la pace ha bisogno di speranza. E’ il messaggio della croce di Cristo, è il messaggio della resurrezione, della nostra vita cristiana, è il messaggio dell’amore con il quale siamo amati da Dio.
A cura della parrocchia di Santa Maria Maggiore in Mirandola