Approfondiamo insieme le figure bariche: l’anticiclone
MeteoPix, una rubrica a cura di Pietro Contini
In questo articolo, data anche l’anomala stagione “invernale” che stiamo vivendo, parleremo dei famosi anticicloni che, come ben sappiamo, oltre a regalarci giornate di bel tempo, possono essere responsabili delle tanto temute nebbie in Val Padana.
Un anticiclone, o zona di alta pressione, ha origine da flussi d’aria discendenti; quindi, da aria più pesante (più densa) che comprime verso il suolo (riscaldandosi) e si espande verso l’esterno, generando alta pressione. Gli anticicloni sono figure bariche che ruotano in senso orario nell’emisfero boreale e in senso antiorario in quello australe. Durante una fase anticiclonica avremo solitamente cieli sereni o poco nuvolosi e venti deboli.
Gli anticicloni si dividono in due categorie principali:
– Anticicloni Dinamici: chiamati così per la loro origine dovuta al movimento continuo dell’aria, sono legati alla circolazione generale dell’atmosfera ed interessano i tropici. Sono caldi e occupano l’intera troposfera (quella parte dell’atmosfera in cui avvengono i fenomeni meteorologici che si estende dal suolo fino a 12/13 km di altezza) e possono, specialmente in inverno, stazionare sugli stessi territori per molte settimane (anticicloni di blocco), impedendo l’ingresso delle perturbazioni.
– Anticicloni Termici: sono anticicloni che si formano sulle zone fredde del nostro pianeta, dove l’aria gelida, essendo più densa e pesante di quella calda, si accumula sulla superficie del suolo aumentando la pressione. È un fenomeno soprattutto invernale perché quando l’energia solare è scarsa il raffreddamento notturno del suolo è più netto. Per quanto riguarda l’Italia gli anticicloni che influenzano il nostro clima sono:
– l’anticiclone delle Azzorre;
– l’anticiclone africano o subtropicale che staziona in modo fisso sull’Africa Sahariana ma nei mesi estivi risale verso Nord portando temperature veramente alte;
– l’anticiclone Scandinavo, che si forma soprattutto nei mesi invernali nell’Europa settentrionale ed è originato dall’espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso le alte latitudini. Porta discese di aria fredda verso l’Europa centrale e meridionale.