La tradizione della Desolata
La musica di Giuseppe Savani, con la Corale Palestrina, il Sabato Santo, alle 18, all’Auditorium San Rocco
La Corale Giovanni Pierluigi da Palestrina, coadiuvata dal Coro Madonna delle Grazie di Soliera, presenta il tradizionale concerto che si ripete ogni anno, nel pomeriggio del Sabato Santo, riconosciuto affettuosamente dai carpigiani come “La Desolata”. Se si escludono i due anni della pandemia, 20202021, questo concerto è stato eseguito per 35 anni, dalla Corale Palestrina, sempre nel Sabato Santo, nel rispetto delle disposizioni del compositore.
Nel Sabato Santo, la Chiesa è assorta e silente, ma questo incontro musicale ha valore di una preghiera comunitaria; le parole del testo invitano ad accompagnare il dolore di Maria, con una meditazione sofferta sulla passione e morte del Figlio; ella è attonita e inconsolabile, come se ancora non potesse accettare un evento al quale Gesù era predestinato, fin dalla sua nascita in terra:
“Perché ricalchi, oh Madre,
la sanguinosa strada
Che la fatale spada
Più ti configge il sen?
“Chiusa in cheta,
oscura stanza,
sola in preda a’ suoi Martiri,
fra le lacrime e i sospiri
Or Maria vegliando sta.
Deh, gradisci, oh Madre afflitta
per compagno il nostro pianto,
e su noi rivolgi, intanto,
La materna tua pietà.
Maria è sola ed era solo anche Gesù sul Monte degli Ulivi: aveva chiesto ai suoi discepoli di vegliare con lui, ma loro si erano addormentati e Gesù si era ritrovato da solo a pregare e a sudare sangue; anche quando aveva chiesto al Padre: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” aveva capito che non gli sarebbe stato risparmiato l’amaro calice della passione e della morte in croce, perché si era preso su di sé tutti i peccati del mondo e stava raggiungendo la posizione più bassa e abbietta di quegli stessi uomini, che voleva salvare.
La musica accorata di Giuseppe Savani, ricca di emozioni, appassionate e struggenti – tipiche del melodramma del suo tempo – racconta profondamente questi sentimenti e porta l’ascoltatore a un crescendo avvincente di commozione, vissuto in un profondo silenzio. Dopo “la Desolata”, le due Corali eseguiranno altri brani di ispirazione religiosa, come da programma di sala.
Gli esecutori, oltre ai due cori summenzionati, sono: quintetto d’archi, Palestrina Ensemble, soprano Isabella Gilli, baritono Gianluca Monti, all’organo maestra Elena Cattini. Dirige il maestro Pietro Rustichelli.