Un killer utile
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon
I batteri sono organismi viventi veramente eccezionali e ambivalenti: come possono far morire un uomo così possono essere utilizzati per curarlo. Un batterio non molto conosciuto, il Bdellovibrio bacteriovorus, scoperto nel 1962 dal microbiologo tedesco Heinz Stolp, vive in acque dolci e salate, negli scarichi e nelle condutture, nel suolo e sulle radici delle piante e anche all’interno dell’intestino di alcuni animali ed è un vero e proprio cacciatore di altri batteri. Questo bastoncello con un lungo flagello che gli permette di muoversi rapidamente (per fare un paragone della capacità di movimento di questo batterio lo si può comparare ad un uomo adulto che corra a più di 600 km/h), quando incontra un altro suo simile lo urta, lo penetra e lo divora. La penetrazione avviene per la rottura delle membrane esterne della vittima che vengono lisate attraverso potenti enzimi. Il predatore entra parzialmente nella preda digerendo alcune sue parti che poi assimila all’interno di sé stesso per nutrirsi e poi per dividersi e moltiplicarsi. Il Bdellovibrio è talmente attento che non internalizza nessun gene dell’ospite: nulla viene conservato del genoma del batterio aggredito e questo è veramente una sorpresa per i ricercatori (solitamente qualche traccia genetica rimane in chi usa queste strategie
di caccia). La capacità di questo procariote di distruggere numerosi batteri, tra i quali tanti agenti patogeni, lo rende prezioso a scopi terapeutici. Sono stati condotti degli esperimenti su pulcini infettati da salmonella dimostrando che la somministrazione di Bdellovibrio causava una notevole riduzione dell’infezione in quanto il batterio killer attacca senza pietà la Salmonella. Questo fatto ha suggerito agli studiosi che il batterio potrebbe essere impiegato proprio per combattere batteri patogeni presenti su diverse superfici e anche all’interno del corpo umano. Speriamo che la ricerca prosegua per mettere a punto questo tipo di presidio micidiale per curare particolari infezioni batteriche o per eliminare da superfici potenziali patogeni.