Senso e tecnologia, parte 2
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon
Come scritto nell’articolo precedente ( Senso e tecnologia I), alcuni vedono il percorso della intelligenza artificiale come una sostituzione inesorabile e silenziosa con il Dio di Gesù Cristo. Vediamo qualche esempio di questa possibile sostituzione: i membri di Theta Noir, un collettivo fondato nel 2020 da artisti convinti che prima o poi una macchina si dimostrerà benevola verso l’umanità, ponendo fine alle disuguaglianze che la tormentano e aiutandola a costruire un domani migliore, stanno progettando spazi di culto per interagire con la “sacra macchina”, vere e proprie chiese o templi in cui le persone possono incontrarsi con l’intelligenza artificiale. Esiste già da qualche anno la Turing Church, che fa capo a un gruppo di ricercatori che hanno come obiettivo di studio l’intersezione tra scienza e religione, spiritualità e tecnologia, ingegneria e fantascienza. Il legame tra tecnologia e spiritualismo, era stato intuito anche dai grandi della letteratura: Isaac Asimov, nel racconto The Last Question (1956), immagina un futuro dove il computer diventa depositario delle domande fondamentali dell’Umanità. Passa il tempo, si avvicendano le epoche ma ogni volta il computer dice di non avere dati sufficienti per fornire una risposta significativa. Al termine del racconto, gli ultimi discendenti dell’umanità pongono nuovamente la stessa domanda ma il calcolatore non sa ancora rispondere.
Noi umani siamo cercatori di senso e il senso lo troviamo nella porzione infinita di noi stessi non in quella finita, la ritroviamo nello Spirito, che ci conduce nella dimensione divina, non in una macchina. Per concludere, credo sia importante richiamare il concetto di teandrico, aggettivo usato per indicare il carattere divino- umano delle operazioni del Cristo. L’uomo utilizza l’intelligenza per sviluppare una tecnologia sempre più all’avanguardia, per il bene dell’uomo e della creazione mentre riserva allo Spirito, al rapporto con il divino, la parte di senso, il significato che illumina l’esistenza per non cadere nell’oblio. Intelligenza applicata nel costruire una tecnologia amica e una fede vissuta per scoprire il senso di ciò che l’homo faber sta vivendo nella sua avventura sul pianeta terra.
(2 – fine)