Suor
Carpi, Chiesa
Pubblicato il Maggio 27, 2024

Suor Paola Pelloni – la Gioia della Speranza

Il cammino di suor Paola Pelloni, segno di Gioia e di Speranza nel ricordo della sua Comunità

In occasione della 31esima Sagra della Madonna della rosa nella Parrocchia di San Francesco d’Assisi in Carpi , la Comunità ha voluto ricordare la figura di Suor Paola Pelloni scomparsa poco più di un anno fa, il 22 gennaio 2023. L’incontro aveva come obiettivo quello di pregare e ricordare la sua Persona e il suo carisma, segno di gioia e di speranza per tanti che hanno avuto modo di camminare anche per un breve periodo con lei.

Prima di rispondere alla chiamata alla vita religiosa, Paola era stata capo scout nel gruppo Carpi 2 della parrocchia di San Francesco, conseguita la laurea in chimica fu impiegata in alcune aziende del settore ma prevalse in lei il desiderio di donarsi totalmente a Dio e ai fratelli. Dopo un’esperienza di servizio missionario di due anni in Madagascar, si abbandonò con fiducia alla chiamata del Signore seguendo il carisma della Congregazione Mariana delle Case della Carità di Reggio Emilia, terminando il suo percorso formativo con l’emissione dei voti perpetui il 15 ottobre 2012 a Reggio Emilia. Durante l’incontro è stata presentata la Comunità della Casa della Carità di Novellara della quale  suor Paola è stata responsabile e che  Don Giordano Goccini, parroco di Novellara,  definisce come “luogo di ascolto della parola, della parola degli uomini, del loro grido di sofferenza, soprattutto della parola dei poveri, ma anche della parola di Dio che parla attraverso di loro, che parla non solo nella scrittura, ma anche attraverso il grido di tante sofferenze e di tante ferite dell’umano”. E ancora “ La Casa della Carità È un luogo dove le parole sono spesso disarticolate, dove diventano gemiti, dove  non diventano grandi discorsi, non fanno filosofia, non si articolano in un pensiero compiuto  e rimangono per così dire sospese, le parole nella casa della Carità sono un grido sono frasi che richiedono di essere completate e in questo senso hanno tutto il sapore della parola di Dio che non finisce, che non si impone, che non ha il punto esclamativo non è imperativo come tante volte noi vorremmo. La parola di Dio lascia sempre a noi la possibilità di finire la frase”.

L’incontro si è concluso con la condivisione di come Paola ha diffuso la parola di Gesù, che lei aveva conosciuto, che aveva visto e che aveva incontrato nella sua vita in tanti modi soprattutto raccontando degli ultimi suoi anni  nella Casa di Novellara e dell’ultimo periodo della sua malattia

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