Quotidiani gesti di cura
Una firma che fa bene: ogni anno le firme dei contribuenti diventano migliaia di opere. L’attività della Caritas Diocesana
Nel “Rapporto povertà” presentato lo scorso 13 maggio, la Caritas Diocesana di Carpi illustra le attività svolte durante il 2023. Dal sostegno del diritto allo studio – Progetto Scuola al sostegno dell’emergenza salute – spese sanitarie – e dell’emergenza freddo – pagamento di gas e luce -; dal programma alimentare al Progetto “Il lavoro per domani” dedicato in particolare ai giovani; dal social housing alla formazione per e con le Caritas parrocchiali: sono questi gli ambiti principali di intervento in cui la Caritas Diocesana continua a farsi espressione della fraterna sollecitudine della Chiesa verso le tante povertà e fragilità del nostro tempo. “Tutto, strutture, progetti, opere-segno, si concretizza grazie ai fondi dell’8xmille destinati alla carità, erogati sia dalla Diocesi di Carpi sia da Caritas Italiana – afferma suor Maria Bottura, direttrice di Caritas Carpi -. Le donazioni di privati, a cui siamo riconoscenti, non sono mai venute meno, ma si può affermare che senza il contributo determinante dell’8xmille non potremmo fare nulla”. Fondamentale è la sinergia di intenti con le 25 Caritas parrocchiali, che nel 2023 ha permesso di aiutare ed accompagnare un totale di 3.173 persone. “I dati raccolti nel ‘Rapporto povertà’ confermano anche per l’anno scorso che quella dell’8xmille a favore della Chiesa Cattolica è davvero una ‘firma che fa bene’ – sottolinea la direttrice -, una scelta, compiuta in sede di dichiarazione dei redditi, che si traduce sul nostro territorio in quotidiani gesti di cura, secondo lo stile proprio della Caritas, verso i fratelli e le sorelle che si trovano in difficoltà”.
Virginia Panzani
Progetto di social housing
Cosa fa Caritas Carpi sul fronte abitativo, sempre più pressante? “Molto spesso – spiega suor Maria – incontriamo persone che non riescono a reperire un alloggio sul mercato non solo per difficoltà economiche ma anche per indisponibilità dei proprietari che temono di accogliere stranieri, persone senza lavoro, nuclei sotto sfratto. Incontriamo anche tanti casi di emergenza riferiti a persone senza fissa dimora e senza un posto dove dormire”. Le unità abitative messe a disposizione dalla Caritas sono sei, a cui si affiancano un alloggio gestito dall’Associazione “La Tenda” legata alla parrocchia di San Francesco, e un dormitorio. A dicembre 2023 i nuclei accolti erano 11, le persone 22. La disponibilità di un alloggio non è tuttavia sufficiente, per questo viene assicurata agli ospiti la presenza di figure che li accompagnano professionalmente e ne sostengono il percorso. L’organico Caritas comprende anche una psicologa, la stessa suor Maria Bottura, e un educatore professionale. “Spesso le difficoltà personali o del contesto non consentono soluzioni a breve termine, dunque per la permanenza delle persone in questi alloggi
e per accompagnarle sosteniamo costi importanti – afferma la direttrice -. Agli ospiti chiediamo, con una finalità educativa, il versamento di una somma che potremmo definire simbolica. Ciò che ci permette di coprire quasi interamente i progetti legati all’emergenza abitativa sono i fondi dell’8xmille. E’ così che l’ospitalità negli alloggi si fa veicolo di promozione della persona – conclude -, poiché da questa permanenza gli ospiti traggono lo stimolo per migliorare la propria vita, per considerare nuovi percorsi volti al raggiungimento dell’autonomia”.
Suor Maria Bottura