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Pubblicato il Ottobre 3, 2024

Convegni, a Modena il 5 e 12 ottobre uno sguardo internazionale sui sistemi sanitari

Il Centro Servizi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ospiterà infatti il convegno dal titolo “Comunità che generano salute.

Il 5 e 12 ottobre la città di Modena si apre alle esperienze nazionali e internazionali sui sistemi sanitari. Il Centro Servizi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ospiterà infatti il convegno dal titolo “Comunità che generano salute. Uno sguardo internazionale”, un’importante occasione di confronto e riflessione sul tema della salute pubblica e dell’inclusione socio-sanitaria, con uno sguardo rivolto alle esperienze internazionali. L’evento, aperto a tutti, si rivolge in particolare al personale delle Aziende sanitarie, ai giornalisti, agli operatori del terzo settore in ambito sanitario e sociosanitario e a tutti coloro che lavorano per il miglioramento dei servizi di assistenza sanitaria di base.

Il convegno ha come obiettivo principale quello di promuovere una rinnovata attenzione ai sistemi socio-sanitari, per il contrasto ad ogni forma di discriminazione e per incentivare la collaborazione tra diverse realtà, tra il Nord e il Sud del mondo, al fine di migliorare l’accesso e la qualità dei servizi sanitari di base. Attraverso uno scambio di esperienze e buone pratiche, sarà possibile riflettere su come affrontare le sfide legate all’inclusione sociosanitaria in contesti locali e globali, confrontandosi con metodologie di intervento applicate con successo in Paesi con alti indici di povertà. L’incontro offrirà una panoramica sugli interventi internazionali condotti da organizzazioni come AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) e CUAMM (Medici con l’Africa), che, in collaborazione con partner locali, operano in contesti difficili per migliorare l’accesso alla salute. Dal confronto fra le esperienze di inclusione socio- sanitaria nel Nord e nel Sud del mondo, emergeranno nuovi approcci assistenziali, organizzativi e comunicativi che potranno essere adattati e applicati anche nel contesto italiano.

Nella giornata del 5 ottobre, il programma offrirà prospettive diverse ma complementari sui temi affrontati, a partire dall’intervento di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola e Vescovo di Carpi, che affronterà il tema dell’importanza della comunità e dell’inclusione nel promuovere il benessere sociale. Giovanni Putoto, Responsabile della Programmazione e dell’Area scientifica di CUAMM – Medici con l’Africa, porterà testimonianze concrete delle esperienze di cooperazione sanitaria in Africa, dove l’accesso ai servizi di base è una sfida quotidiana. Antonio Lissoni, Presidente di AIFO Italia, illustrerà le metodologie di intervento utilizzate in contesti internazionali per migliorare l’inclusione sanitaria nei Paesi più poveri. Cecilia Gallotti, Docente di Antropologia culturale presso l’Università di Bologna, offrirà una prospettiva antropologica sulla salute come diritto universale e sugli ostacoli socio-culturali che impediscono un accesso equo ai servizi sanitari.

Nella seconda giornata, dopo il video-intervento di Nerina Dirindin, già Senatrice della Repubblica e Assessora alla Sanità della Regione Sardegna, spazio ai workshop rivolti a diverse categorie professionali, e in particolare i professionisti sanitari e sociosanitari, per favorire il miglioramento dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi; rappresentanti delle istituzioni, operatori e volontari del terzo settore impegnati in questi contesti, per facilitare la condivisione di buone pratiche e metodologie operative, e infine ai giornalisti, per promuovere un’informazione consapevole e responsabile sui temi della salute pubblica e dell’inclusione sociale. Il convegno sarà un’importante occasione per stimolare la riflessione e il dialogo tra diversi attori della società civile, operatori sanitari e professionisti del settore, contribuendo così allo sviluppo di nuove strategie di intervento e cooperazione per una sanità più inclusiva e accessibile a tutti.

Gli interventi saranno arricchiti da testimonianze dirette di operatori sul campo, ad esempio di Aifo e del Cuamm, che condivideranno le loro esperienze di lavoro in contesti di crisi e in situazioni di emergenza sanitaria. Tra queste quelle di Cecilia Pellicciari, già dirigente delle Professioni sanitarie del Distretto di Modena e Castelfranco e oggi responsabile dell’organizzazione dell’ospedale di Anpasimanjeva per Reggio Terzo Mondo, con il progetto in Madagascar “Ero Malato”, in memoria del missionario Luciano Lanzoni. E quella della dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie di Baggiovara, sui progetti in Zimbawe in memoria di Luisa Guidotti Mistrali.

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