Inaugurazione del cippo in memoria di don Francesco Venturelli
E’ tutto pronto per l’inaugurazione del cippo in memoria di don Francesco Venturelli, che si terrà sabato 18 gennaio, alle 18, davanti alla chiesa madre di Fossoli, dove il sacerdote fu ucciso 79 anni fa. L’iniziativa è promossa dalla Diocesi di Carpi in collaborazione con il Gruppo Scintilla Carpi e la Parrocchia di Fossoli
di Virginia Panzani
Foto in anteprima del cippo in memoria di don Venturelli
E’ tutto pronto per l’inaugurazione del cippo in memoria di don Francesco Venturelli, che si terrà sabato 18 gennaio, alle 18, davanti alla chiesa madre di Fossoli (Strada Statale Romana), dove il sacerdote fu ucciso 79 anni fa. L’iniziativa è promossa dalla Diocesi di Carpi in collaborazione con il Gruppo Scintilla Carpi e la Parrocchia di Fossoli. Alla cerimonia interverranno il vescovo Erio Castellucci, Riccardo Righi, sindaco di Carpi, e Ruggero Baraldi, sindaco di Rolo, paese quest’ultimo dove risiedono alcuni dei famigliari del sacerdote. Saranno presenti i membri dell’Agesci Zona di Carpi, poiché don Venturelli fu promotore del fiorire dello scautismo in Diocesi esattamente cento anni fa, quando era cappellano a Mirandola.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Don Francesco Venturelli fu assassinato nella notte del 15 gennaio 1946. Come ricorda don Carlo Truzzi, fra i promotori dell’iniziativa del 18 gennaio insieme a Scintilla, “c’era un clima di odio che opponeva una parte dei cittadini agli altri, mentre una terza parte in mezzo non poteva sperare più di tanto in una sicurezza pubblica insufficiente. A notte inoltrata, don Francesco, parroco di Fossoli e ancora assistente spirituale del Campo di detenzione degli ex-fascisti e altri ‘indesiderabili’, venne chiamato per conferire i sacramenti a un ferito, che avrebbe atteso sulla strada statale Modena-Mantova. Consapevole del rischio di un probabile tranello, il parroco, contro il consiglio della sorella che lo scongiurava, si inoltrò dalla chiesa per compiere il suo ministero. Non aveva fatto che pochi passi, quando venne assassinato a bruciapelo”. La successiva inchiesta di polizia non portò a nulla.