Festa
Attualità, Chiesa
Pubblicato il Marzo 12, 2025

Festa del papà: testimonianze ed esperienze

Un ritratto di Odoardo Focherini padre e l’esperienza di Dino, padre che parla dell’attesa, della nascita e dell’accoglienza del primogenito Giovanni

Bacio tutti!

Un ritratto di Odoardo Focherini padre, attraverso testimonianze e lettere sue e della moglie Maria

di Francesco Manicardi

“I miei figli… voglio vederli prima… tuttavia accetta, o Signore, anche questo sacrificio e custodiscili tu, insieme a mia moglie, ai miei genitori, a tutti i miei cari…”. Una versione del testamento del Beato Odoardo Focherini, morto in lager in Germania il 27 dicembre 1944, si apre con il riferimento ai sette figli: ma cosa si può dire di Odoardo come papà?

Sentiamo dalla viva voce della primogenita Olga: “A me, bambina, mio padre piace molto perché ama chiacchierare, ci racconta un sacco di favole, sorride spesso, gioca con noi […] I padri delle mie compagne e dei miei cugini non giocano con i loro bambini, mentre noi possiamo fare qualunque cosa col babbo. Gli mettiamo i nastri in testa, gli facciamo perfino i ricci con i bigodini perché a lui piace recitare e travestirsi da donna per il nostro divertimento. Ama cantare e quindi ci insegna molte canzoni, soprattutto filastrocche…(*)”.

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Ti prendo in braccio

Un giovane papà Dino Maiolani racconta l’esperienza dell’attesa, della nascita e dell’accoglienza del primogenito Giovanni

di Virginia Panzani

Dino Maiolani, carpigiano, 36 anni, sposato da due anni con Anna, da tre mesi è diventato papà di Giovanni, nato lo scorso 7 dicembre. Si occupa di sicurezza sul lavoro in una fonderia a San Felice sul Panaro. Nel weekend presta servizio nella parrocchia della Cattedrale come educatore Acr delle medie e nel tempo libero – “sempre troppo poco” commenta con un sorriso si dedica ai giochi da tavolo e di ruolo con gli amici. Come ha vissuto Dino l’attesa del suo primogenito? E’ una domanda che quasi sempre viene rivolta alle mamme, ma, nella ricorrenza del 19 marzo, della memoria di San Giuseppe, è bello poter raccontare questa esperienza anche dal punto di vista paterno.

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