Cif, una lunga storia
Dopo aver ricordato le figure di donne che hanno lasciato un’impronta negli 80 anni del Centro Italiano Femminile a Carpi ripercorriamo le tappe di questa avventura
di Gabriella Contini, Vicepresidente CIF Carpi
Trai grandi eventi che segnarono l’inizio della nostra Repubblica, il riconoscimento del diritto di voto alle donne (febbraio 1945) rappresentò sicuramente un grande passaggio storico. Erano stati De Gasperi e Togliatti a sostenerlo, affinchè venisse riconosciuta l’attività svolta dalle donne durante la guerra ed il loro apporto alla lotta di liberazione. La prospettiva dell’esercizio del voto alle donne e, di conseguenza, un loro maggior peso nella realtà sociale e politica dell’Italia, aveva quindi indotto partiti e organizzazioni a rifl ettere con attenzione sulla “questione femminile”. Furono i due partiti di massa, in quegli anni, a contendersi il potere: da un lato il partito comunista di Togliatti, che guardava al socialismo reale dell’Urss, dall’altro la Democrazia Cristiana di De Gasperi, interclassista e con posizioni moderate.
Nascita del CIF
Il Centro Italiano Femminile nacque nei territori liberati, dapprima a Roma nel 1944 e, in seguito, nelle altre aree del paese, con una struttura capillare, che ricalcava quella statale: dai comuni, alle province, alla regione e infine al CIF nazionale a Roma.