La gioia della Chiesa di Carpi per l’elezione di Papa Leone XIV
La gioia della Chiesa di Carpi per l’elezione di Papa Leone XIV. Monsignor Manicardi, vicario generale: “Il nuovo Pontefice è figura di grande capacità di mediazione per l’altissimo livello della sua formazione e delle esperienze umane da lui vissute”
Foto Vatican Media / SIR
Il vescovo monsignor Erio Castellucci, il vicario generale monsignor Gildo Manicardi e la Chiesa di Carpi si uniscono nella gratitudine e nella preghiera a Dio per l’elezione a Successore di Pietro del cardinale Robert Francis Prevost con il nome di Leone XIV.
Le campane della Cattedrale di Carpi e delle chiese della Diocesi hanno suonato a festa dopo la “fumata bianca” che ha annunciato l’elezione del nuovo Papa.
“Nel suo primo discorso – ha dichiarato monsignor Gildo Manicardi – Papa Leone ha ripreso il tema della pace, che è il saluto di Gesù Risorto agli apostoli ed è un tema tipico di Papa Francesco, però ha parlato di una pace disarmata e disarmante. Disarmata vuol dire che non si fa la pace col ricorso alle armi e questo è dottrina classica della Chiesa. Ma la pace data da Gesù è anche disarmante, cioè disarma. Poi Leone ha insistito sul ‘fare ponti’, chiedendoci di aiutarlo ad essere appunto pontefice. Sono ideali molto importanti e significativi da cui si incomincia ad intravedere quale sarà la strada del suo pontificato”. Con gratitudine e ammirazione guarda monsignor Manicardi al collegio dei cardinali, “l’elezione di Prevost è per così dire il capolavoro dei cardinali creati da Papa Francesco – ha sottolineato -, l’aver trovato in breve tempo l’accordo su una figura non scontata, di valore, di grande capacità di mediazione per l’altissimo livello della sua formazione e delle esperienze umane da lui vissute”.