La testimonianza dell’ingegner Franco Franceschini su Albertina Violi Zirondoli
Pubblichiamo la testimonianza su Albertina Violi Zirondoli scritta dall’ingegner Franco Franceschini - oggi residente nella cittadella del Movimento dei Focolari in Argentina – che conobbe la “signora maestra” a Carpi.
Pubblichiamo, per il tramite del vicepostulatore don Carlo Malavasi, la testimonianza su Albertina Violi Zirondoli scritta dall’ingegner Franco Franceschini – oggi residente nella cittadella del Movimento dei Focolari in Argentina – che conobbe la “signora maestra” a Carpi.
Ho conosciuto Albertina quando arrivai a Carpi dall’Argentina. Erano i primi mesi del 1969. Con mamma, papà, un fratello e una sorella, eravamo ritornati in Italia dopo vent’anni di vita in quel Paese. I genitori erano originari della provincia di Modena, noi tre figli eravamo nati e cresciuti in Argentina, e siamo tornati in Italia a causa della salute del papà.
Dopo pochi mesi dall’arrivo a Carpi – avevo allora 19 anni – una sera ho incontrato in casa di conoscenti quattro giovani giunti da Loppiano (Firenze) per trascorrere alcuni giorni nella casa di campagna della famiglia Zirondoli, a Motta. Lì aiutavano il marito di Albertina, Livio, con alcuni lavoretti in campagna.
Questi quattro giovani, di cui due argentini arrivati in Italia da poco, erano a Loppiano per la scuola di formazione come focolarini, e mi parlarono del loro ideale di vivere per un mondo più unito all’insegna della fraternità universale. La loro esperienza mi toccò, e mi invitarono a Motta. Lì incontrai per la prima volta Albertina, con il suo sorriso accogliente, e conobbi anche Livio. Mi colpì la famigliarità con cui i nuovi amici trattavano Albertina e Livio, e mi sentii a mio agio.