Diario missionario dal Brasile /2
Nella rubrica “Diario missionario dal Brasile” gli appunti di viaggio quotidiani inviati da don Antonio Dotti, direttore del Centro Missionario di Carpi, e da don Francesco Cavazzuti junior, che saranno raggiunti nei prossimi giorni dal vescovo Erio Castellucci, insieme a Francesco Panigadi, direttore del Centro Missionario di Modena
E’ iniziato il viaggio in Brasile organizzato dai Centri Missionari Diocesani di Carpi e di Modena. Don Antonio Dotti, direttore del Centro Missionario di Carpi, e don Francesco Cavazzuti junior, nipote dell’omonimo sacerdote missionario carpigiano – sono arrivati nello Stato del Goiás. Si tratta della prima tappa nei luoghi dove ha svolto il suo ministero e dove subì l’attentato che lo rese cieco don Francesco Cavazzuti. Qui verranno raccolte testimonianze di dirette per sostenere la causa di beatificazione che si vorrebbe avviare per il missionario da tutti conosciuto come padre Chicão. Tra sabato 21 e domenica 22 giugno i due saranno raggiunti dal vescovo Erio Castellucci, Francesco Panigadi, direttore del Centro Missionario di Modena, e da un gruppo di volontari. La seconda tappa del viaggio sarà l’Amazzonia, nei territori dove opera il missionario modenese don Maurizio Setti.
Giorno 2 – Mossâmedes (Stato del Goiás)
Continuiamo la raccolta di interviste dei testimoni del ministero di don Francesco Cavazzuti. Oggi tra gli altri Joana d’Arc, colei che è stata di fianco a don Francesco cieco per 15 anni.
Don Antonio: diceva il Vangelo di oggi “se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, cosa fate di straordinario?”. Questa frase mi aiuta a cogliere la tipicità di alcuni saluti brasiliani che stiamo imparando a conoscere: bon gia, bo noic, va com Deus, ciao (usato solo come arrivederci). Ma soprattutto Deus te abençoe (si pronuncia Deus ci abensoi ovvero Dio ti benedica), saluto che non puoi rifiutarti di dare se te lo chiedono.
Don Francesco Cavazzuti jr: la grande accoglienza brasiliana continua. La Palavra (la Parola) continua a edificare la Chiesa anche qui: una grande gioia poter condividere lo stesso amore di Dio a ogni latitudine della terra. Grati per la celebrazione eucaristica e dell’agape fraterna nella comunità di base del “Mulino”.
“Igreja Matriz de São José”, Chiesa madre di San Giuseppe a Mossamedes. Fu costruita dai nativi sotto la dominazione portoghese nel 1774; pochi anni dopo, nel 1779, veniva eretta la Diocesi di Carpi