Missioni, la testimonianza degli sposi Stefania e Ennio Apicella
La coppia racconta l’esperienza di servizio alla Casa degli Angeli in Thailandia
Dopo aver ricevuto il mandato missionario durante la Via Crucis cittadina, lo scorso 11 aprile, il diacono Ennio Apicella e la moglie Stefania Garuti hanno trascorso una breve ma significativa esperienza di servizio, dal 29 maggio al 7 giugno, presso la Casa degli Angeli a Bangkok, accolti dalla missionaria saveriana suor Angela Bertelli.
di Stefania e Ennio Apicella
La nostra visita in Thailandia è stata purtroppo molto breve, meno di dieci giorni. Ennio è già stato più volte alla Casa degli Angeli di Nonthaburi, per me invece era il primo viaggio nel sud est asiatico. La prima impressione è di essere avvolti in una coperta impalpabile, pesante, calda e umida, come quando si entra in un bagno turco. “Sarà mica sempre così?!”. No, infatti, più tardi nel pomeriggio piove ed è peggio. Pazienza, ci abitueremo. Come in tutte le nuove esperienze, vicine o lontane, all’inizio c’è qualcosa che ti infastidisce e che non è nelle tue corde, poi ti ambienti e il disagio sparisce.
Mentre andiamo alla Casa degli Angeli, portati da un servizio simile a Uber, già si vedono le contraddizioni della Thailandia. Sei su un’auto elettrica che assomiglia a una navicella spaziale, corri su una strada a tre corsie perfettamente asfaltata, intorno ci sono palazzi alti, moderni, nuovi, locali e ristoranti alla moda, centri commerciali enormi. Passano pochi minuti e il panorama cambia, i palazzi si abbassano, sono vecchi, sporchi e trascurati, con i cavi elettrici fissati a caso sui balconi, le finestre rotte e un senso di abbandono totale.