Diario missionario dal Brasile /6
Nella rubrica “Diario missionario dal Brasile” gli appunti di viaggio quotidiani inviati da don Antonio Dotti, direttore del Centro Missionario di Carpi, e da don Francesco Cavazzuti junior, in visita al Paese sudamericano insieme al vescovo Erio Castellucci, a Francesco Panigadi, direttore del Centro Missionario di Modena, e a un gruppo di volontari modenesi
Padre Chicão con i “sem terra”
Giorno 6 – Cepami, Itapirapuà (Stato del Goiás)
Oggi giornata capitale: ci uniamo alla delegazione modenese con il nostro Vescovo e partecipiamo alla presentazione a don Erio della cooperazione modenese negli anni con questo centro per l’infanzia povera, sostenuti da don Francesco Capponi (Cichinho) e don Francesco Cavazzuti (Chicão).
Pomeriggio lungo, in ascolto di tante testimonianze su don Francesco con i “sem terra” (“senza terra”) e con ogni esperienza di emarginazione sociale.
Poi una celebrazione solenne, presieduta dal vescovo emerito Eugenio. Ma soprattutto una intera comunità che testimonia che per loro padre Chicão è santo.
Il Vangelo (qui in Brasile diverso dal brano pensato per la Chiesa italiana in questa domenica) sembra preparato apposta dal Signore per ricordarci l’impegno di tutta la vita di don Francesco: “voi chi dite che io sia? Tu sei il Cristo”, “Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”, “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”, “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà”, “Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi”.
Vengono letti due commoventi brani dai “Salmi dal buio” (testi poetici scritti da padre Chicão, ndr): “Ci sarà una luce” e “Sorella cecità”.
Chiude la celebrazione la toccante testimonianza di Joana, colei che è stata gli occhi di padre Chicão per 15 anni, ed il saluto di don Erio alla comunità.
Tutto il mondo è paese e quindi finiamo la giornata con una “comida” (pasto) comunitaria con i parrocchiani.
Don Antonio Dotti
Una giovane Joana assieme a padre Chicão in visita in Italia dalla sua famiglia (fra i ragazzi il nipote Francesco Cavazzuti junior)