Leone
Attualità, Chiesa
Pubblicato il Luglio 1, 2025

Leone XIV: alla Fao, “far morire di fame la popolazione è un modo molto economico di fare la guerra”

Messaggio di Papa Leone XIV ai partecipanti alla 44ª Sessione della Conferenza Fao. Il Pontefice stigmatizza il fatto che tante persone soccombono al flagello della fame e "mentre i civili si indeboliscono a causa della povertà, i leader politici prosperano grazie alla corruzione"

Foto Vatican Media / SIR

 

“Oggi assistiamo desolati all’uso iniquo della fame come arma di guerra”. A lanciare il grido d’allarme è Papa Leone XIV, nel suo primo messaggio – in spagnolo – indirizzato alla Fao. “Far morire di fame la popolazione è un modo molto economico di fare guerra”, denuncia il Pontefice: “Per questo oggi, quando la maggior parte dei conflitti non sono combattuti da eserciti regolari ma da gruppi di civili armati con pochi mezzi, bruciare terre, rubare bestiame, bloccare gli aiuti sono tattiche sempre più utilizzate da coloro che intendono controllare intere popolazioni inermi”. “Così, in questo tipo di conflitti, i primi obiettivi militari diventano le reti di approvvigionamento idrico e le vie di comunicazione”, spiega il Papa: “Gli agricoltori non possono vendere i loro prodotti in contesti minacciati dalla violenza e l’inflazione schizza alle stelle. Questo porta a un’enorme quantità di persone che soccombono al flagello della fame e muoiono, con l’aggravante che, mentre i civili si indeboliscono per la miseria, le cime politiche ingrassano con la corruzione e l’impunità”.

“I sistemi alimentari hanno una grande influenza sul cambiamento climatico e viceversa” prosegue il Santo Padre. “L’ingiustizia sociale provocata dalle catastrofi naturali e dalla perdita di biodiversità deve essere invertita per rendere possibile una transizione ecologica giusta, che metta al centro l’ambiente e le persone”, l’indicazione di rotta di Leone XIV: “Per proteggere gli ecosistemi e le comunità meno fortunate, tra cui i popoli indigeni, è necessaria una mobilitazione di risorse da parte dei governi, di enti pubblici e privati, di organismi nazionali e locali, in modo che siano adottate strategie che diano priorità alla rigenerazione della biodiversità e della ricchezza del suolo”. “Senza un’azione climatica decisa e coordinata, sarà impossibile garantire sistemi agroalimentari in grado di nutrire una popolazione mondiale in crescita”, il monito del testo. “Produrre cibo non è sufficiente, è anche importante garantire che i sistemi alimentari siano sostenibili e forniscano diete sane e accessibili per tutti”. Di qui la necessità di “ripensare e rinnovare i nostri sistemi alimentari, con una prospettiva solidale, superando la logica dello sfruttamento selvaggio della creazione e orientando meglio il nostro impegno a coltivare e curare l’ambiente e le sue risorse, per garantire la sicurezza alimentare e progredire verso un’alimentazione sufficiente e sana per tutti”.

FONTE: SIR

 

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