Per
Etica della vita
Pubblicato il Luglio 11, 2025

Per non essere delusi da Dio nella malattia

Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon

La speranza umana è la ricerca di realizzare i propri bisogni, le proprie necessità, soprattutto quando un deficit, come la malattia, ne impedisce la realizzazione. Tra le fasi identificate dalla psichiatra Kubler Ross che un malato affronta nel caso di malattia grave (negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione), in quella del patteggiamento, della contrattazione, si potrebbe identificare la speranza, cioè l’ammalato chiede alla malattia una dilazione dall’aggravamento per poter realizzare ancora qualche progetto (vedere i figli per l’ultima volta, poter tornare a casa e morire nel proprio letto ecc.). La realizzazione di qualche obiettivo o addirittura l’obiettivo dell’annientamento della malattia, conduce il malato a riporre la fiducia nella medicina, nei medici, o anche negli amuleti, nei talismani, nel fato…cerca di trovare risorse nuove, motivazioni. Il sentimento che, quindi, caratterizza maggiormente la persona malata è la speranza di raggiungere tanti obiettivi dove, credo, il più grande sia quello di capire il senso della sofferenza. La domanda: “perché?” è la domanda per eccellenza. È a questo punto che s’inserisce la Fede, tema estremamente vasto che mi impone un limite nello scrivere, accontentandomi di dire poche cose: la Fede non è un’assicurazione sulla vita, non è la certezza di scamparla sempre; il fatto di essere cristiano non immunizza contro il male. L’essere cristiani fa uscire dal tunnel dell’incomprensione. Nell’immanenza la domanda resta irrisolta, nella trascendenza si chiarisce: Gesù non è il guaritore ma il Salvatore. In questa prospettiva l’uomo capisce la precarietà del suo essere ma anche intravede l’eternità; comprende il corso ineluttabile della natura, al quale Dio può porre un limite con il miracolo ma ordinariamente “sta al gioco” senza abbandonare il figlio, accompagnandolo ad una dimensione superiore della guarigione che è la Salvezza ed è a questo che l’uomo deve sperare, altrimenti rimarrà un eterno deluso di Dio.

Natale, una festa che unisce il mondo – Parte 4
Alcuni sacerdoti in servizio nella Chiesa di Carpi raccontano il Natale nei loro Paesi di origine, con uno sguardo all’attualità. Don Alex Kunjumon Sessayya parla dell'India
di Giacomo Sforzi 
Pubblicato il 26 Dicembre, 2025
Alcuni sacerdoti in servizio nella Chiesa di Carpi raccontano il Natale nei loro Paesi di origine, con uno sguardo all’attualità. Don Alex Kunjumon Se...
Natale. Il vescovo Castellucci in Cattedrale a Carpi
La nascita e la vita di Gesù sono la buona notizia del Vangelo dove noi siamo attori e non solo spettatori
di Luigi 
Pubblicato il 25 Dicembre, 2025
La nascita e la vita di Gesù sono la buona notizia del Vangelo dove noi siamo attori e non solo spettatori
Natale, una festa che unisce il mondo – Parte 3
Alcuni sacerdoti in servizio nella Chiesa di Carpi raccontano il Natale nei loro Paesi di origine, con uno sguardo all’attualità. Don Michele Chojecki parla della Polonia
di Giacomo Sforzi 
Pubblicato il 25 Dicembre, 2025
Alcuni sacerdoti in servizio nella Chiesa di Carpi raccontano il Natale nei loro Paesi di origine, con uno sguardo all’attualità. Don Michele Chojecki...