“Impariamo la prossimità”, il bilancio del vescovo Erio di ritorno dal Brasile
Un bilancio “missionario” per le chiese di Modena e di Carpi e un ponte che rimane aperto a future collaborazioni
di Luigi Lamma
Sono trascorse due settimane dal rientro della delegazione carpigiana-modenese guidata dal vescovo Erio, dalla visita in Brasile che è stato possibile seguire giorno per giorno grazie ai resoconti del direttore del Centro Missionario di Carpi don Antonio Dotti, diffusi sui canali social e sull’edizione digitale di Notizie. Sul numero scorso abbiamo raccolto le prime impressioni di don Francesco Cavazzuti jr che ha ripercorso le tappe del ministero sacerdotale dello zio, padre Chicao, nella diocesi di Goias. Quando è il Vescovo a guidare un viaggio missionario l’esperienza assume una connotazione ecclesiale rilevante, rende concreta la dimensione missionaria della chiesa locale coinvolta in un cammino di cooperazione e di collaborazione tra chiese sorelle che viene reso esplicito, oggi come nel passato, dalla presenza di sacerdoti, religiosi, volontari e volontarie attivi nei paesi del sud del mondo.
“Personalmente – ha dichiarato il vescovo Erio sono tornato a casa con un desiderio rinnovato di annunciare il Vangelo e provare a vivere, comunicandola, la bellezza di essere Chiesa missionaria, incentrata sull’essenziale – parola di Dio, eucaristia, fraternità), cercando di fare tesoro della testimonianza dei cristiani di quelle terre, persone concrete e semplici, piene di vita e di cultura, di riconoscenza e di affetto; e cercando soprattutto di imitare, per quanto posso, i vescovi e i preti, vivi o defunti, incontrati nelle due diocesi: mai lamentosi e sempre contenti di essere ministri del Signore tra la gente”.