Giubileo Giovani. Leone XIV: “aspirate a cose grandi”, come Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis
L'invito del Papa ai giovani nella messa a Tor Vergata
Roma, 3 agosto, Leone XIV presiede la messa per il Giubileo dei Giovani (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)
“Buongiorno a tutti!”. Prima di cominciare la messa, a sorpresa, Papa Leone XIV è salito al centro del palco e al microfono ha salutato la sterminata platea dei giovani presenti in italiano, inglese e spagnolo. “Stiamo per cominciare la nostra celebrazione”, ha poi detto in inglese: “Dio vi benedica tutti”. Poi l’augurio che sia “una memorabile occasione per tutti” e l’invito: “Camminiamo insieme, viviamo in Cristo”.
L’omelia
“Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo”. È la consegna del Papa ai giovani, al termine del Giubileo dei giovani. “La nostra speranza è Gesù”, ha detto Leone XIV nell’omelia della messa: “È Lui, come diceva san Giovanni Paolo II, che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”. “Teniamoci uniti a Lui, rimaniamo nella sua amicizia, sempre – la raccomandazione del Pontefice – coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la comunione eucaristica, la confessione frequente, la carità generosa, come ci hanno insegnato i beati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, che presto saranno proclamati santi”. “Vi affido a Maria, la Vergine della speranza”, le parole finali: “Con il suo aiuto, tornando nei prossimi giorni ai vostri Paesi, in tutte le parti del mondo, continuate a camminare con gioia sulle orme del Salvatore, e contagiate chiunque incontrate col vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede! Buon cammino!”.