A Mirandola al via il progetto ispirato a Tavola Amica
Domenica 21 settembre, prenderà il via a Mirandola il progetto ispirato a Tavola Amica di Carpi. Il pranzo all’oratorio San Domenico Savio in via Cavour si terrà una volta al mese promosso dalla Commissione carità del consiglio pastorale parrocchiale con il servizio dei volontari di varie aggregazioni
Foto d’archivio
Tavola Amica fa il bis. Domenica 21 settembre, l’iniziativa ispirata a quella omonima di Carpi, che ha già due anni all’attivo, inizierà a Mirandola con il pranzo nella sala al pianterreno dell’oratorio San Domenico Savio in via Cavour. A promuoverla è la Commissione carità del consiglio pastorale parrocchiale, in accordo e con il sostegno del parroco, don Fabio Barbieri, e della parrocchia di Santa Maria Maggiore.
“L’idea ha avuto origine due anni fa – racconta Matteo Venturini, membro della Commissione carità e della Comunità Masci San Francesco – quando, ad un incontro della Zona Masci a Modena, gli amici carpigiani hanno parlato di questo progetto. Ci è sembrata così bello che – afferma con un sorriso – abbiamo detto loro: vi copiamo!”. Da allora ad oggi, è stato possibile incontrare i promotori dell’iniziativa carpigiana – Ho Avuto Sete e Il Mantello -, che volentieri hanno fornito indicazioni e consigli, mentre alcune realtà aggregative locali hanno già aderito al progetto. Da parte sua, il Circolo Anspi, che ha sede all’oratorio, si è impegnato a rendere disponibile per il pranzo il locale attiguo alla cucina parrocchiale. Porta Aperta Mirandola, Società di San Vincenzo de Paoli, e i sacerdoti della parrocchia faranno da tramite per contattare ed invitare persone e famiglie all’iniziativa.
Per quanto riguarda la cadenza, si partirà una volta al mese in via, per così dire, sperimentale per i prossimi sei mesi, per poi fare un primo bilancio condiviso con la parrocchia. L’auspicio è, naturalmente, di proseguire sulla scia del positivo riscontro che si è registrato finora a Carpi.
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