Semi di pace e di speranza, un mese dedicato alla “conversione ecologica”
Trame di bellezza, rubrica a cura della Pastorale Sociale e del Lavoro
di Federica Marampon, Commissione Laudato si’ – Diocesi di Carpi
Con questo titolo, voluto da Papa Francesco, si celebra il prossimo “Tempo del Creato” che è iniziato il 1° settembre e terminerà il 4 ottobre, data in cui celebriamo il patrono d’Italia San Francesco d’Assisi. È un tempo nel quale siamo tutti invitati a riflettere sulla “cura della casa comune”, come l’enciclica Laudato si’ ci esorta a fare, e allora ci dovremmo chiedere: cosa possiamo fare noi per divenire sempre di più amministratori responsabili di quanto Dio ci ha dato in custodia? La casa comune è l’intero pianeta e ciò di cui dovremmo prenderci cura è tutto ciò che lo abita: promuovendo e custodendo la vita sulla terra l’uomo promuove (e salva) la propria vita, facendo fiorire la terra fa fiorire se stesso. David Turoldo ha scritto: “Perché è Dio che nei prati fiorisce, si espande, dilaga e poi torna a fiorire. Questo solo è peccato, origine di ogni altro errare, il non aver saputo che la terra è di Dio, che egli è nel cuore delle cerve, e sotto le ali delle rondini”. Bellissimo! Ha centrato il punto.
Siamo chiamati sicuramente a vegliare su di noi: sfrattiamo il nostro egoismo e prendiamo a calci la pigrizia che tante volte ci attanaglia investendo su noi stessi. Prendiamo ad esempio i nostri stili di vita: questi lasciano una impronta sul pianeta del nostro passaggio, impronta che può essere positiva ma anche negativa, dipende da noi. Informiamoci quindi su ciò che è sostenibile e su ciò che lo è di meno perché un consumo critico, e azioni quotidiane sempre più consapevoli, ci potranno aiutare a fare sempre meglio. Alziamoci ora dal divano, come dice il prof. Leonardo Becchetti, e costruiamo qualcosa di potente per noi e per gli altri. All’inizio costerà un po’ di fatica ma il risultato sarà sorprendente. E ci potremo avvicinare sempre di più al tema tanto caro a Papa Leone: la pace. Se saprò rispettare il creato e le sue creature, e se saprò esortare anche gli altri a fare altrettanto, saremo tutti sulla buona strada, saremo anche in questo contesto “pellegrini di speranza”.
Scrive Papa Leone nel messaggio per la Giornata del Creato: “Il seme si consegna interamente alla terra e lì, con la forza dirompente del suo dono, la vita germoglia, anche nei luoghi più impensati, in una sorprendente capacità di generare futuro”. L’augurio è quindi quello di divenire tutti noi concreti semi di Pace e di Speranza, rendendo lode al Signore con la nostra vita.