L’Orto sinergico al Parco Santacroce per favorire il reinserimento sociale
Il progetto “Gli amici del bosco” è promosso da Croce Blu Carpi in partnership con UEPE di Bologna, Tribunale di Sorveglianza, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Circolo Graziosi e Arcobaleno
I promotori del progetto dell’orto sinergico
È stato presentato il progetto “Gli amici del bosco”, un’iniziativa di grande rilevanza sociale promossa da Croce Blu Carpi in partnership con l’UEPE di Bologna, il Tribunale di Sorveglianza, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, il Circolo Graziosi e il Circolo Arcobaleno.
Il cuore del progetto è la realizzazione di un “orto sinergico” all’interno del Parco di Santa Croce, un’area che la Fondazione CR Carpi ha sempre inteso come un essenziale luogo di socializzazione per il territorio.
“Gli amici del bosco” offre una nuova opportunità di reinserimento sociale e lavorativo a persone che stanno vivendo un periodo di limitazione della libertà personale, già integrate tra i volontari della Croce Blu. La coltivazione sinergica, che pone l’uomo accanto alla natura come discepolo, è stata scelta come strumento pedagogico. Come spiegato dalla relatrice del progetto, la pedagogista Maria Rosa Bonomi, “lavorare nella coltivazione dei vegetali ci costringe a fare i conti con la stagionalità e ad avere la pazienza di aspettare il tempo di crescita, inducendoci a rallentare la mente e le azioni per scelte più consapevoli.”
Aldo Scolozzi, Direttore UEPE Emilia-Romagna e Marche, ha sottolineato l’importanza del risultato, un beneficio reale e concreto per la collettività, andando oltre la “banalizzazione del verde pubblico” e garantendo che la società non produca scarti, dando a tutti la possibilità di rimettersi in gioco.
La Presidente di Croce Blu Carpi, Giannina Panini, ha espresso grande soddisfazione per l’avvio di questo “percorso fortemente voluto” e reso possibile dal finanziamento ottenuto.
Mario Arturo Ascari, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ha rimarcato come l’iniziativa fornisca “l’opportunità a chi sta cercando di recuperare un inciampo fatto sul suo percorso,” fornendo un luogo dove pensare e recuperare i propri spazi e tempi.
L’obiettivo condiviso di realizzare l’orto, come affermato da Raul Colli del Circolo Graziosi, favorisce la socialità positiva e permette a queste persone di “fare della pena anche un’attività sociale”. Anche il Circolo ARCI Arcobaleno, confinante con il parco, ha espresso il suo pieno supporto attraverso il Presidente Capodicasa Domenico.