Pastorale,
Chiesa
Pubblicato il Ottobre 18, 2025

Pastorale, parrocchie più inclusive

La Fondazione di Culto dei Santi Geminiano e Prospero per le persone con disabilità

di Corrado Corradi, Consigliere della Fondazione di Culto Santi Geminiano e Prospero

Quando si è fuso con altri istituti di credito ed entrato a far parte di un gruppo bancario di dimensioni nazionali, il Banco San Geminiano e San Prospero ha inteso mantenere il legame con il territorio d’origine e richiamare l’ispirazione solidaristica e i valori cristiani degli originari soci fondatori, dando vita a due distinte fondazioni operanti nel territorio delle province di Modena e Reggio Emilia. Nel 2019 è nata la Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero con l’intento di promuovere, attuare e sostenere iniziative di assistenza, beneficenza e culturali, rivolte indistintamente a tutta la collettività, ma già dal 1996 esisteva anche la Fondazione di Culto dei Santi Geminiano e Prospero. Essa, più specificatamente, indirizza la sua azione verso le comunità ecclesiali delle tre diocesi che insistono sul territorio delle due province e quindi le diocesi di Modena-Nonantola, di Reggio Emilia-Guastalla e di Carpi, sostenendo le attività religiose e evangelizzatrici delle stesse.

Più in particolare si prefigge di finanziare opere dirette all’esercizio del culto e della cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi e all’educazione cristiana, alla valorizzazione e conservazione dei beni culturali ecclesiastici. Ogni anno una piccola percentuale degli utili della banca viene destinata alla Fondazione di Culto, poi ripartita tra le tre diocesi, sulla base delle dimensioni delle stesse. Lo scorso anno, accogliendo l’invito dei vescovi Castellucci e Morandi, la Fondazione ha privilegiato iniziative volte a facilitare la partecipazione al culto delle persone con disabilità, sostenendo progetti che permettessero la loro piena partecipazione alle celebrazioni religiose e alla vita delle comunità parrocchiali di appartenenza. Sono stati finanziati interventi per superare barriere architettoniche, per il servizio di trasporto, per l’acquisto di materiali audio-video per la comunicazione aumentativa, la traduzione LIS per le persone sorde e altre strategie per facilitare la partecipazione di tutti. Nella diocesi di Carpi sono stati parzialmente finanziati due progetti attualmente in corso di realizzo, uno per la parrocchia della Cattedrale e l’altro per la parrocchia di San Giuseppe Artigiano. Per entrambe è stato previsto il posizionamento in chiesa di alcuni pannelli per esporre indicazioni in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), per facilitare la comprensione degli spazi e delle loro funzioni e il posizionamento di postazioni video per accompagnare e sostenere la partecipazione alla liturgia con testi, sottotitoli e immagini.

Per la Cattedrale è inoltre previsto il potenziamento dell’impianto audio nella zona dove di solito stazionano le persone ipoudenti e per la chiesa di san Giuseppe l’acquisto di materiali per la creazione di una “zona morbida”, da utilizzare per i bambini molto piccoli e in occasione della celebrazione della messa dei “cinque sensi” con i disabili. Con la creazione della nuova diocesi non verrà meno il contributo della Fondazione al territorio di riferimento della diocesi di Carpi.

Le domande di contributo

I contributi erogati annualmente per Carpi sono per la verità piuttosto contenuti e nell’ordine di poche migliaia di euro, ma si invitano comunque le parrocchie che hanno esigenze ed idee per favorire la partecipazione delle persone con disabilità alle celebrazioni liturgiche, e più in generale per migliorare l’esercizio del culto e la cura delle anime, a presentare progetti e preventivi all’economato diocesano entro il 15 novembre (economato@carpi.chiesacattolica.it).

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