Carpi: si potenzia l’educativa di strada
Nuovi educatori della cooperativa Papa Giovanni XXIII si aggiungono a quelli della cooperativa Aliante già attivi nel progetto dell’Unione Terre d’Argine
Assessora Serena Pedrazzoli
Carpi potenzia l’educativa di strada, il servizio di prossimità orientato ai giovani tra i 14 e i 29 anni che frequentano in autonomia gli spazi pubblici come parchi, piazze, locali, palestre.
Al progetto promosso dall’Unione Terre d’Argine, grazie a fondi specifici per la sicurezza, e già attivo da giugno sui quattro comuni, si aggiunge infatti un progetto specifico del servizio Giovani del Comune di Carpi che, di fatto, consente di raddoppiare il servizio per i giovani carpigiani fino alla fine dell’anno con due educatori della cooperativa reggiana Papa Giovanni XXIII parallelamente agli operatori della cooperativa Aliante, gestore modenese che da anni opera su Carpi. Le uscite settimanali diurne nei luoghi di aggregazione informale dei giovani passano così da tre a sei e quelle notturne nei locali da ballo da una a due al mese.
Il nuovo servizio di educativa di strada, finanziato con 11 mila euro di risorse proprie del Comune, è partito il 6 ottobre con la prima fase di mappatura che consente di individuare i gruppi nei loro luoghi di ritrovo abituali e di osservarli per capirne composizione, dinamiche interne, comportamenti verso l’esterno in modo da calibrare adeguatamente le successive azioni di contatto e di intervento educativo.
La scelta di potenziare il servizio fino alla fine dell’anno, mentre si prepara il nuovo affidamento per il 2026, è dovuta anche al fatto che Carpi è un bacino ampio, con una popolazione scolastica che supera i 5.000 studenti e molte realtà diverse che devono essere conosciute. “Investire sui servizi di prossimità – sottolinea l’assessora alle Politiche giovanili di Carpi a Colori Serena Pedrazzoli – significa investire sulla qualità di vita in città e sulla buona convivenza tra generazioni diverse e tra diverse provenienze che, inevitabilmente, generano interessi e bisogni differenziati, a volte difficili da conciliare. Il servizio educativo – prosegue l’assessora – punta a prevenire fenomeni di degrado, comportamenti devianti e uso di sostanze e svolge anche una funzione di aiuto e supporto, proponendo modelli comportamentali e relazionali adeguati e stili di vita sani”.
Tra gennaio e settembre, nell’ambito dei diversi progetti di educativa di strada nei quattro Comuni dell’Unione Terre d’Argine sono stati raggiunti circa settemila giovani, coinvolti nelle attività proposte, diverse a seconda delle caratteristiche dei gruppi o delle esigenze espresse da ragazzi e ragazze. Gli educatori hanno svolto anche diversi interventi individuali: aiutando ragazzi e ragazze nella ricerca di un lavoro, soprattutto per quanto riguarda la stesura del curriculum, l’iscrizione a piattaforme, l’accompagnamento nelle agenzie per il lavoro; fornendo consulenze sui rischi legati all’uso di sostanze; svolgendo attività di counseling sui temi dell’affettività, delle relazioni tra pari, delle difficoltà familiari. Importanti anche gli incontri individuali per formare i “peer”, ragazzi e ragazze che collaborano con l’equipe nelle serate di riduzione del rischio.




