Lions Club Mirandola, apertura dell’anno 2025-26
Per il Lions Club Mirandola serata di apertura dell’anno 2025-26. Presentato il programma del presidente Enzo Ragazzi. Ingresso di quattro nuovi soci
Il presidente Enzo Ragazzi, secondo da sinistra, attorniato dai quattro nuovi soci, da sinistra Franco Poletti, Mariella Racca, Marcello Vinci e Chiara Carreri
Il nuovo anno 2025-26 del Lions Club Mirandola è stato aperto ufficialmente con una serata svoltasi lo scorso 21 ottobre nella splendida cornice di Villa Fondo Tagliata. Come da tradizione, il nuovo presidente Enzo Ragazzi e Nadia Poletti, sua predecessora, si sono scambiati il martelletto che, con un colpo sulla campanella, apre e chiude tutte le riunioni del Club. Subito dopo, ha avuto inizio la serata con una folta partecipazione di soci, con la presenza del governatore del Distretto Lions 108TB, Teresa Filippini, ospite d’onore, e con quella di autorità civili – Lisa Secchia, assessore alle politiche sociali, sport e volontariato del Comune di Mirandola – e di rappresentanti di altri Club Lions viciniori e del Rotary Club Mirandola.
La prima parte della serata ha visto l’ingresso di ben quattro nuovi soci nel Club. Il numero totale è così salito a 57 associati. Mirandola è uno dei Club più numerosi dell’intero Distretto 108TB Lions. I nuovi soci provengono da diverse professioni in cui hanno saputo conquistare posizioni prestigiose e farsi apprezzare. Si tratta di Mariella Racca, biologa impegnata nel volontariato, Marcello Vinci, consulente finanziario, Chiara Carreri, subagente assicurativa, e Franco Poletti, presidente di Livanova, multinazionale nel distretto apparecchi medicali. Come ha sottolineato il governatore Teresa Filippini nel suo intervento di saluto, l’ingresso di nuovi soci si inquadra perfettamente con l’obiettivo dell’associazione dei Lions a livello mondiale di raggiungere nel 2027 1,5 milioni di associati (attualmente essi sono 1,4 milioni). Un altro traguardo che il presidente internazionale dei Lions, A.P. Singh, di origine indiana, si è posto quest’anno è di arrivare a sfamare 1 miliardo di persone (attualmente sono 700 milioni).
La parola è passata poi al presidente Ragazzi che ha illustrato l’orientamento generale delle attività del Club. Se l’umanità nel XXI secolo si trova di fronte a formidabili sfide, in tutti i campi, il Lions Club Mirandola vuole impegnarsi, pur nella limitatezza delle sue risorse, per risolverne, o attenuarne qualcuna. Intende rivolgere innanzitutto l’attenzione ai giovani, attraverso percorsi di condivisione di esperienze che consentano loro di prepararsi, oggi, ed essere pronti ad entrare nel mondo del lavoro, domani. L’attenzione è poi rivolta al capitolo rilevante della salute. Oltre all’aggiornamento sulla ricerca sanitaria, attraverso il contatto con esperti in materia chiamati a parlarne, si darà corso a varie azioni in favore delle diverse classi di età (Lions Day, Progetto Martina, prevenzione ambliopia e altre iniziative fra le quali un convegno su “Salute, Sport e Benessere”, previsto già a fine novembre a Medolla). Il Club si impegnerà per individuare le situazioni di bisogno nel territorio che richiedano un intervento. Lo stile sarà quello descritto nel motto scelto dal presidente: “Si punta sull’ideale, partendo dal reale e si raggiunge il massimo possibile”. Al presidente piace paragonare il Club al trenino del celebre film “C’era una volta il West” che porta conforto ad una comunità abbandonata in un luogo sperduto: la locomotiva è la propensione dei Lions a servire, il tender, che porta il carbone, è l’energia che si mette nell’intervenire a favore degli altri, il carro passeggeri ospita i Lions e il carro merci, in coda, è l’amicizia fra i passeggeri. La determinazione, la comunanza d’intenti e l’amicizia sono gli ingredienti che devono guidare i Lions al successo.
La serata si è conclusa con l’intervista del socio Lions Paolo Campedelli allo studente modello Federico Pivetti chiamato a fornire testimonianza della fattibilità del Progetto Leo Club (associazione giovanile del Lions Club International) che il Lions Club Mirandola vorrebbe perseguire quest’anno. Pivetti ha ottenuto nel 2025 la maturità pur avendo saltato la frequenza della quinta classe superiore (cioè: dalla quarta è passato direttamente alla maturità). E’ un ragazzo dalle spiccate doti naturali di leader e di trascinatore di altri giovani, con le idee molto chiare su ciò che i giovani dovrebbero avere (ma che invece gli adulti non gli permettono di avere), su ciò che lui vorrebbe fare “da grande”, considerando le sue propensioni. Gli è stato chiesto: i giovani attuali saranno tenaci come quelli di un tempo? Risposta: lo saranno di più, perché ora gli ostacoli da superare sono in numero maggiore. Insomma, ascoltare Pivetti è come abbeverarsi ad una sorgente di speranza per il futuro. Il Progetto Leo è quindi fattibile, trovando qualche altro giovane determinato a seguirlo.
Con questi fieri propositi, ha inizio il 59esimo anno di vita del Lions Club Mirandola. I.P.




