L’OMS e le sigarette elettroniche
Etica della vita, a cura di Gabriele Semprebon
Il gruppo di studio dell’OMS sulla regolamentazione del tabacco, ha pubblicato una serie di rapporti, contenenti raccomandazioni, basate sull’evidenze riguardo le sigarette elettroniche. L’OMS invita i Paesi a regolamentare l’uso delle sigarette elettroniche nell’ambito di un approccio globale al controllo del tabacco. Il consumo di sigarette elettroniche si è diffuso rapidamente come sostituto meno dannoso ad altri tipi di sigarette, ma in realtà, non esistono prove che queste siano veramente innocue. Riportiamo alcune considerazioni della “Nota tecnica” pubblicata il 14 dicembre 2023 da parte dell’OMS. Preoccupa che giovani, con una età compresa tra i 16 e 19 anni, utilizzino quotidianamente questi dispositivi e che il loro numero, in Europa e non solo, sia raddoppiato o triplicato nel giro di pochi anni. Il problema non è solo l’uso ma anche la concentrazione di nicotina contenuta nei dispositivi elettronici: tra il 2017 e il 2022, la concentrazione di nicotina delle sigarette elettroniche monouso (non ricaricabili e usa e getta) vendute negli Stati Uniti è quasi triplicata, facendo inalare fumi con contenuti di nicotina pari a quelle di diverse stecche di sigarette di carta.
Alcune sostanze prodotte dalle sigarette elettroniche sono notoriamente cancerogene e, da sole, sono associate ad un aumento del rischio di disturbi polmonari, avvelenamenti, lesioni e ustioni e tossicità immediata da nicotina per inalazione. Le sigarette elettroniche possono avere effetti negativi sulla salute cardiovascolare, compreso l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. La mancanza di prove sulla sicurezza di questi moderni ritrovati, può nascondere veramente il rischio di gravi problemi di salute, assieme al rischio di continuare la dipendenza; ciò limita qualsiasi conclusione riguardante il bilancio complessivo dei benefici e dei costi dell’uso delle sigarette elettroniche per smettere di fumare, rispetto ad altri approcci. Pochissimi Paesi hanno adottato misure per proteggere i ragazzi dai danni di questi nuovi dispositivi: non dormiamo ma agiamo in fretta!




