Intervista a Carlotta Nelli
CulturalMente, rubrica a cura di Francesco Natale
Marley è un cane cieco dalla nascita capace di cose straordinarie. Nel 2023 è diventato il primo cane cieco a far parte della Protezione Civile. Successivamente ha intrapreso anche il percorso per diventare un cane di salvataggio in mare ottenendo il brevetto nel 2024. Amato da tutti, anche dai fruitori dei social, Marley è stato il primo cane ospite al Festival di Sanremo e il primo quattro zampe invitato alla Camera dei deputati.
La storia di Marley è diventata un libro scritto dalla sua padroncina Carlotta Nelli, protagonista di questo nuovo appuntamento di CulturalMente, dal titolo “Marley supercane. Il cane cieco che vede con il cuore” (ed. Fabbri Editori, 2025). In 160 pagine il volume racchiude la storia di Marley partendo proprio dalla sua nascita. La vita di Marley viene narrata nel libro in prima persona dal punto di vista del cane. Un libro romantico, commovente che trasuda di vita. Con delicatezza e un pizzico di poeticità viene raccontata una storia fatta di difficoltà, di buio, ma anche di luce, una luce che non necessariamente si vede con gli occhi, ma sicuramente si percepisce con l’anima. Marley non è soltanto un cane speciale: è un simbolo di coraggio. La sua vicenda ha attirato l’attenzione di media, associazioni e istituzioni, diventando un esempio concreto di come la diversità non rappresenti un limite, ma una risorsa.
La storia di Marley, infatti, è anche la storia di una coppia che ha creduto nelle sue capacità, sfidando pregiudizi e barriere. Marley è stato accompagnato passo dopo passo in un percorso fatto di fiducia e rispetto reciproco e ha dimostrato che l’amore può trasformare qualsiasi fragilità in forza. Oggi Marley è considerato un ambasciatore del coraggio. Le sue partecipazioni pubbliche non sono semplici apparizioni mediatiche, ma occasioni per sensibilizzare il pubblico sul tema della disabilità, sia animale che umana. Le sue imprese, raccontate sui social e riprese da giornali, hanno ispirato migliaia di persone e generato un seguito affettuoso e trasversale.
Con uno stile semplice ma intenso, Carlotta Nelli dà voce a Marley in prima persona, trasformando il racconto in un dialogo diretto e intimo tra il cane e il lettore. Il risultato è un testo che emoziona e fa riflettere, capace di parlare di valori universali come la capacità di “vedere oltre” le apparenze. In un periodo in cui le storie positive sembrano rare, quella di Marley ricorda a tutti che il coraggio non dipende dalla vista, ma dalla visione interiore. È la testimonianza di come, anche nel buio più fitto, ci sia sempre una luce pronta a guidarci e per notarla basta imparare a guardare con il cuore.
Carlotta Nelli, cosa può insegnare Marley a noi umani?
Ad essere felici con quello che si ha non pensando a quello che si è perso.
Nel libro la storia di Marley viene narrata in prima persona proprio da lui. È stato difficile immedesimarsi in Marley per la stesura del testo?
No, non è stato difficile perché ogni giorno io regalo i miei occhi a Marley per vedere il mondo. Quando sei gli occhi di chi non vede instauri con lui un rapporto di fiducia doppia che ti permette di vivere all’unisono.
In tantissimi amano Marley. Da dove viene tutto questo affetto?
La storia di Marley è una storia unica nel suo genere perché è piuttosto normale vedere un cane guida con un cieco, ma è assai raro vedere due umani guida con un cane cieco. Aver rivoluzionato ogni pronostico ha permesso alle persone di vedere Marley e in parte anche noi con altri occhi.
Marley è un cane coraggioso capace di lavorare in Protezione Civile. Ci sono delle sue qualità che vi hanno particolarmente sorpreso?
La forza di rialzarsi dopo ogni caduta perché Marley come tutti cade, ma il suo plus è che ha una forza intrinseca che lo fa rialzare con la voglia di riprovarci e di riuscirci.




