Caritas, Veglia in occasione della Giornata dei poveri
Martedì 18 novembre, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Limidi, la Caritas Diocesana di Carpi, in stretta collaborazione con Caritas Modena, organizza una Veglia di preghiera con testimonianze in occasione della Giornata mondiale dei poveri
di Virginia Panzani
“La Giornata mondiale dei poveri intende ricordare alle nostre comunità che i poveri sono al centro dell’intera opera pastorale. Non solo del suo aspetto caritativo, ma ugualmente di ciò che la Chiesa celebra e annuncia. Dio ha assunto la loro povertà per renderci ricchi attraverso le loro voci, le loro storie, i loro volti. Tutte le forme di povertà, nessuna esclusa, sono una chiamata a vivere con concretezza il Vangelo e a offrire segni efficaci di speranza”. Così scrive Papa Leone XIV nel messaggio per la nona edizione della ricorrenza fortemente voluta da Papa Francesco, che quest’anno in sintonia con il Giubileo ha per titolo “Ancorati alla speranza. ‘Sei tu, mio Signore, la mia speranza’ (Sal 71,5)”.
La Caritas diocesana di Carpi, in stretta collaborazione con la Caritas di Modena, organizza in occasione della Giornata dei poveri una speciale iniziativa, che si colloca nell’ambito del Percorso formativo sul Vangelo di Matteo promosso dal Laboratorio Teologico Realino.
Martedì 18 novembre, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Limidi, si terrà una Veglia di preghiera e di riflessione a partire dal brano evangelico del “giovane ricco” (Mt 19,16-22) e in particolare sulla frase “aveva molti beni”. Don Luca Baraldi guiderà la lectio, che sarà accompagnata da alcune testimonianze. In una videointervista, realizzata per l’occasione, le Sorelle Clarisse del monastero di Carpi parleranno della povertà come cardine della loro scelta di vita, una povertà scelta liberamente alla sequela di Gesù “povero e crocifisso”, che è il tesoro più prezioso e fonte inesauribile di ricchezza inaspettata. E’ previsto, inoltre, un intervento relativo all’attività svolta da Caritas Modena nelle proprie strutture per il reinserimento sociale dei detenuti del carcere di Sant’Anna, nell’ottica di una giustizia riparativa. In altre parole, come i più poveri fra i poveri, quanti scontano il loro debito con la giustizia, possano trovare la ricchezza più autentica nell’accoglienza di quanti li seguono come educatori e volontari. Guardando al territorio, la terza testimonianza sarà quella di una Caritas parrocchiale, non tanto sull’attività caritativa in sé svolta per i poveri – dal punto di vista concreto -, quanto sul valore delle relazioni che si instaurano tra i volontari e quanti chiedono aiuto.
Come momento di preghiera e di condivisione, l’incontro di martedì 18 novembre si presta come opportunità di approfondimento non solo per coloro che prestano servizio in ambito caritativo, ma anche a tutta la comunità ecclesiale.




