Sicurezza stradale, mille croci e mille nomi
Giornata mondiale delle vittime della strada: 33 morti in provincia da inizio 2025. Piacentini (Aifvs): “Urge un cambio di rotta”
di Maria Silvia Cabri
Ricordare le vittime degli incidenti stradali e le loro famiglie, e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza stradale per prevenire future tragedie. Questo è il duplice significato della Giornata mondiale delle vittime della strada, che si celebra ogni terza domenica di novembre. Istituita nel 2005 dall’Onu, lo stesso giorno ricorre anche la Giornata nazionale delle vittime della strada, introdotta con la legge 227/2017. Ogni anno si verificano numerosi incidenti sulle strade nazionali che colpiscono migliaia di persone, tra cui molti giovani. Secondo le stime preliminari Aci-Istat, sono 1.310 le vittime nella prima metà del 2025, in diminuzione del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 con 1.406 persone. Ma i numeri sono ancora molto elevati. Questo impone di continuare il processo di educazione della popolazione a una guida sicura e consapevole, che sappia rispettare le norme della strada e i limiti di velocità. In questa prospettiva, il 17 novembre sono stati convocati a Bologna gli Stati generali della sicurezza stradale – la prima volta in Emilia-Romagna – ed è stato firmato un protocollo triennale tra Regione, Anci e Upi regionali, finalizzato alla collaborazione in materia di sicurezza stradale e salute urbana.
La situazione a Modena e provincia
Nel 2024 la provincia di Modena ha conquistato la maglia nera in Emilia-Romagna per numero di pedoni morti – 10 – e ha registrato 2.703 incidenti con 41 decessi, seconda solo a Bologna in Regione. E sempre la nostra provincia, lo scorso anno, ha detenuto il record regionale di pedoni morti, molti dei quali sono stati investiti proprio sulle strisce pedonali. Per la Giornata mondiale delle Vittime della Strada, la locale sezione dell’Associazione famigliari e vittime della strada, domenica 16 novembre, ha promosso in piazza Torre a Modena, un allestimento di 1000 croci accese, in memoria di tutte le vittime, e alle 18 in Duomo il vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, monsignor Giuliano Gazzetti, ha celebrato la Santa Messa.




