Giustizia e dignità: la route dei Clan Agesci Mirandola 1 e 2
Agesci: i rover e le scolte del Clan Mirandola 1 e Mirandola 2 insieme in un’iniziativa per far conoscere la loro route estiva vissuta in Calabria al fianco di alcune realtà impegnate nell’accoglienza, nell’inserimento sociale e lavorativo e nelle attività educative per i più svantaggiati
di Virginia Panzani
Un’esperienza di vita e di umanità di cui rendere partecipe la cittadinanza. E’ questo lo scopo dell’iniziativa organizzata dal Clan Santa Chiara Mirandola 1 e dal Clan Madonna della Valle Mirandola 2 nella mattinata di domenica 23 novembre, in via Cavallotti e davanti al Municipio in piazza Costituente a Mirandola. Attraverso una serie di “botteghe”, con materiale fotografico, poster, oggetti e attività interattive, i rover e le scolte hanno raccontato la loro route estiva a Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria). Qui hanno conosciuto l’associazione Nelson Mandela, che si dedica all’accoglienza e all’inserimento sociale e lavorativo di migranti e di giovani disoccupati tramite turismo e agricoltura biologica, l’associazione Comma Tre, con la colonia estiva per persone disabili, e l’associazione Don Milani, impegnata in attività educative e sportive, su beni confiscati alla criminalità, per bambini e ragazzi in condizioni di disagio. Tra lavoro, servizio ai più fragili, testimonianze sulla legalità, e la visita, particolarmente toccante, ad una baraccopoli dove vivono i braccianti, i rover e le scolte hanno portato a casa una lezione importante, come hanno commentato Emma Golinelli (Mirandola 1) e Alessandra Barbieri (Mirandola 2): “Siamo partiti con l’intento di andare a portare aiuto, ma siamo tornati con il tanto che abbiamo ricevuto incontrando queste persone. Abbiamo visto e imparato che ogni vita vale e merita un’accoglienza secondo giustizia e dignità. Con la nostra iniziativa speriamo di aver gettato un piccolo seme fra i nostri concittadini perché, anche qui, ciascuno nel suo piccolo può fare tanto”.




