Disabilità. A Carpi inaugurato appartamento per la vita indipendente
Grazie all'impegno di Ushac e dei Servizi Sociali la struttura ospiterà cinque giovani
Quale modo migliore per celebrare oggi la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, se non inaugurare una nuova realtà per promuovere la vita indipendente di cinque giovani con il supporto delle loro famiglie? E’ quanto accaduto questa mattina a Carpi con il taglio del nastro dell’appartamento in via Giulio Cesare, 34 messo a disposizione dall’Amministrazione comunale per il progetto AMARE promosso dall’Ushac in collaborazione con i Servizi Sociali. Alla presenza del sindaco Riccardo Righi, dell’assessora Tamara Calzolari, dell’assessore Paolo Malvezzi, della dirigente Sabrina Tellini, del presidente Ushac Carlo Alberto Fontanesi, degli educatori e degli assistenti familiari che seguiranno la quotidianità dei giovani ospiti. Un gruppo che ha svolto un gran lavoro di squadra utilizzando al meglio i fondi del Pnrr, ma c’erano soprattutto loro i cinque giovani protagonisti di questa avventura, iniziata circa un anno fa nei locali della Casa del Sorriso all’interno del Care Residence Isa Bertolini, un periodo necessario come palestra alla vita comunitaria e come rodaggio anche per unire le rispettive famiglie in questo impegnativo percorso.
E’ stata una festa per tutte le realtà associative del territorio che formano una vera e propria rete in sinergia con i servizi di Comune e Ausl, e
che hanno voluto portare il loro sostegno: Luigi Lamma, presidente della Fondazione Progetto per la Vita, Marianna Carlino, presidente di ADIFA, Giorgio Monari, consigliere de Il tesoro nascosto. Nei primi mesi del prossimo anno l’iniziativa prenderà una forma giuridica ancora più solida con la costituzione in cooperativa con il nome “Casa e Pasta” a rappresentare le due opere oggetto della gestione, l’appartamento di via Giulio Cesare e il laboratorio di pasta fresca presso il circolo Guerzoni che presto inizierà anche la vendita dei prodotti. Il tema della Giornata 2025 è “Promuovere società che includano le persone con disabilità per promuovere il progresso sociale”, inclusione e progresso che iniziano dal diritto all’abitare e a lavorare, insieme a tutti i servizi che sostengono singoli e famiglie e che occorre mantenere valorizzando sempre più il ruolo dei caregiver.




