Uniti nel Dono, far conoscere e amare Dio
Don Carlo Gasperi, 84 anni, dalla Casa del Clero, continua con fede e gratitudine il suo servizio alla Chiesa di Carpi
di Pietro Paulo Spigato
Don Carlo Gasperi è uno dei sacerdoti più longevi e che da più tempo vivono il ministero presbiterale nella nostra diocesi. Nato a San Possidonio, è stato ordinato presbitero a 23 anni, nel giugno del 1964. Da lì in poi un lunghissimo servizio prestato sul territorio, con l’incarico di assistente generale dell’Azione Cattolica diocesana e di insegnante presso la Scuola diocesana di formazione teologica. Il suo cammino è stato fortemente caratterizzato, inoltre, dal ministero di parroco svolto nella parrocchia di Sant’Agata Cibeno a Carpi, iniziato nel 1977 e concluso nel 2021. Da allora risiede alla Casa del Clero presso il Seminario vescovile, mantenendosi attivo, senza mancare alle occasioni di incontro, dove ha modo di esprimere il suo pragmatismo ironico, e continuando ancora, giorno dopo giorno, il ministero di pastore.
Don Carlo, come vive il sacerdozio alla sua età?
Il mio sacerdozio ha lo stesso significato di sempre: l’incontro con Dio e con gli uomini. Prego che sia un incontro lieto ed impiegato bene. Un incontro gradito a Dio, ai miei amici e a tutti coloro che mi stanno intorno e a cui mi rivolgo.
Non solo sacerdote ma anche insegnante alla Scuola di teologia. Che tipo di incarico è stato e come ricorda quegli anni?
È stato un incarico felice. Anni in cui non solo ho avuto l’opportunità di insegnare, ma anche di studiare tanto. Mi preparavo bene e studiavo con grande impegno per raggiungere lo scopo della mia vita: far conoscere ed amare il Signore.
Che sentimento prova nel celebrare la Messa e come cambia nel tempo?
Col tempo cambia e si rinnova, ma il sentimento essenziale rimane sempre lo stesso ed è la cosa migliore nella celebrazione. Io so che, quando celebro o partecipo alla Messa, sto sempre facendo qualcosa di gradito a Dio e proficuo per me e chi mi circonda.
Legge e studia ancora? Quale argomento la affascina di più?
Sì, studio e leggo tuttora. Sono sempre stato un appassionato dello studio e della lettura, è qualcosa che continuo a portare avanti anche adesso. Mi piace leggere articoli di teologia e di storia. In particolare, nutro una grande passione per la storia greca e romana, su cui continuo ad informarmi e rimanere aggiornato.
Come cura la fraternità sacerdotale col gruppo di preti coetanei?
A volte, in certi momenti, può capitare che mi senta irritato perché non sempre l’incontro procede come desidero. Alla fine, però, sono convinto che coltivare i rapporti con gli altri sacerdoti miei coetanei sia un’occasione utile e d’incontro, sia per me che per gli altri che mi sono davanti, anche se in quel momento non sempre lo sembra. Ma fortunatamente ho più pazienza ora che in passato.
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