Quel Bambino da contemplare
Anche quest’anno, com’è consuetudine, si è tenuta in parrocchia la cavalcata dei Magi. I tre studiosi, dopo un lungo viaggio, giungono al cospetto di un neonato ed assieme a pastori e pastorelle si inginocchiano ad adorare questa creatura che giace nella mangiatoia, avvolto dall’amore della giovane mamma Maria e sotto lo sguardo paterno di Giuseppe, il falegname. Il momento ci ricorda come sia avvenuta la rivelazione di Gesù, figlio di Dio, ai Magi e, tramite loro, a tutti i popoli.
Cosa ci ricorda quindi la festa dell’Epifania del Signore? Ci aiuta a comprendere la meraviglia e lo stupore dell’incontro con il Signore, o forse dovremmo dire che ci ricorda lo stupore nel riconoscere in un bambino, in una creatura bisognosa di tutte le attenzioni per sopravvivere, il Figlio di Dio. Sono parole che i cristiani si ripetono da 2022 anni e che forse a volte non viviamo così in profondità. La celebrazione ci aiuta ad entrare ed a vivere questa esperienza e nella parrocchia di Limidi, già da di-versi anni, vi è la tradizione di rappresentare il presepe vivente e l’arrivo dei Magi. Il coinvolgimento della comunità ogni volta si vive diversamente, anche a seconda della partecipazione dei fedeli.
Quest’anno la messa è stata presieduta da don Francesco Cavazzuti, volto conosciuto in parrocchia e compagno di cammino con la comunità di Limidi. La sua omelia ha chiamato in causa dei piccoli bambi-ni che partecipavano alla messa e che con fare curioso e un po’ intimorito guardavano estasiati la bimba “interprete” di Gesù. Invitandoli ad avvicinarsi questi non hanno esitato e delicatamente si sono posti in “adorazione” della piccola: per ben dieci minuti sono rimasti lì e la loro attenzione era catalizzata, le loro orecchie e i loro occhi erano completamente catturati dalla bambina. Siamo così stati aiutati a comprendere nel profondo il sentimento che probabilmente hanno provato i Magi e tutti coloro che si trovarono al cospetto del piccolo Gesù. Come di consueto una celebrazione molto sentita e vissuta profondamente, questa volta anche con l’aiuto di don Francesco, che sempre accogliamo con piacere nella nostra parrocchia.
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