Consulta per l’integrazione, un dialogo senza barriere
Il vescovo Erio Castellucci e il sindaco Alberto Bellelli si sono confrontati con alcuni membri della Consulta per l’integrazione all’interno del Festival della migrazione.
di Giacomo Sforzi
Da sinistra Alberto Bellelli, monsignor Erio Castellucci, Stefano Croci della Migrantes di Carpi e Modena
Solidarietà, ascolto e senso di vicinanza…
…nel segno di un dialogo che vince. È questa la sensazione che ha fatto da sfondo all’incontro tra il vescovo Erio Castellucci, il sindaco Alberto Bellelli e alcuni membri della Consulta per l’integrazione dell’Unione Terre d’Argine, andato in scena lo scorso 5 novembre all’Auditorium Loria di Carpi all’interno del Festival della migrazione.
Il dibattito, moderato da Benedetta Bellocchio e intitolato “Dialogo come fondamento dell’incontro con l’altro”, si è svolto in un clima quasi informale che ha dominato l’Auditorium Loria per circa due ore, catturando l’attenzione di tutti i partecipanti. I membri della Consulta per l’integrazione Hasnain Abbas Bhatti, Sofia Moudni, Fatima Boumrine e Danaida Delaj hanno raccontato storie, preoccupazioni e vicende molto personali, dimostrando al contempo come un’integrazione positiva nella società sia sempre possibile. Tante le questioni a cui si è cercato di dare risposta, provando a interpretare e conciliare diversi punti di vista.
Coltivare l’identità
“Le religioni – dice il vescovo di Carpi Erio Castellucci – dovrebbero ascoltare le seconde e terze generazioni. Spesso ci si interroga su come parlare ai giovani, mentre a pochi viene in mente che i giovani vadano anche ascoltati. Le religioni possono contribuire al dialogo educando al rispetto della persona più che all’apprezzamento delle qualifiche della persona stessa.
Molte religioni sono accomunate dal fatto che ciascuno è espressione della volontà di Dio”…continua a leggere.