San Giuseppe Artigiano, arrivederci suor Prisca!
Domenica 28 agosto, in San Giuseppe Artigiano, durante la Messa in suffragio di don Lino Galavotti, la parrocchia ha salutato suor Prisca, dell’istituto delle Minime dell’Addolorata, chiamata a svolgere servizio in Tanzania, suo Paese di origine
di Virginia Panzani
A sinistra suor Prisca, a destra il saluto dei parrocchiani di San Giuseppe Artigiano
Domenica 28 agosto, in San Giuseppe Artigiano a Carpi, durante la Messa delle 11, celebrata in suffragio di don Lino Galavotti, nel nono anniversario del suo ingresso nella vita eterna, la comunità parrocchiale ha salutato suor Prisca Kalenga, in partenza per la Tanzania.
La religiosa, originaria proprio di questo Paese africano e appartenente all’istituto delle Minime dell’Addolorata, fondato da Santa Clelia Barbieri, ha trascorso più di tre anni a questa parte in servizio nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano, al fianco delle consorelle. Ha vissuto in pieno l’emergenza sanitaria per il covid-19, affrontandone le restrizioni insieme alla comunità locale e dedicandosi in particolare alla visita agli anziani e agli ammalati. Per la sua affabilità, si è fatta molto benvolere dai parrocchiani.
Un affetto profondamente ricambiato da suor Prisca, così ha detto lei stessa nel suo messaggio di domenica 28 agosto, in cui ha assicurato alla comunità di San Giuseppe un posto speciale nel suo cuore. La religiosa ha inoltre sottolineato il valore della preghiera, non solo quella personale davanti a Dio, ma in particolare quella comunitaria che si vive nella celebrazione eucaristica, insieme ai fratelli e alle sorelle. Parole ribadite poi da don Basile Bitangalo, che ha celebrato la Messa. A suor Prisca è andato infine il dono della comunità: una torcia, alla maniera degli scout, per illuminare simbolicamente, ma anche nel concreto il suo prossimo servizio pastorale in mezzo al popolo e alla natura della Tanzania.